"Ci appare poco utile e inappropriato, in questo momento, commentare nel dettaglio la decisione della Consulta in merito all'inammissibilità e infondatezza dei ricorsi". Lo affermano Matteo Pegoraro e Francesco Piomboni, la coppia gay che per prima, nel marzo 2007, presentò la richiesta di pubblicazioni di matrimonio al Comune di Firenze e impugnò il diniego in tribunale, dando vita alla campagna di Affermazione Civile portata avanti dall'Associazione Radicale Certi Diritti e da Rete Lenford.
"Ci aspettiamo una sentenza articolata da parte della Corte Costituzionale" spiegano, "che motivi dettagliatamnte tutte le sue asserzioni e dalla quale possiamo trarre le nostre conclusioni e incamerare nuove azioni civili e giudiziare per conquistare il nostro diritto fondamentale a unirsi civilmente in matrimonio. Certo, come coppia che si ama ed esige dallo Stato garanzie e tutele - già previste per coppie di sesso diverso - l'amarezza c'è, ma questo non basta a fermarci o a farci desistere da una battaglia di civiltà che consideriamo prioritaria per la nostra vita come esseri umani e come cittadini italiani.
E' prematuro dedurre, sulla base di così poche informazioni e senza il parere articolato dei Giudici," concludono Pegoraro e Piomboni, "la natura della sentenza".