E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale di carattere medico-scientifico “Rheumatology International - Clinical and Experimental Investigations”, lo studio effettuato nell’ambito delle ricerche su cure termali ed osteoartrosi, coordinato dal professor Antonio Fraioli, Direttore della Scuola di Specializzazione in Idrologia Medica dell’Università di Roma “La Sapienza”. Si è inteso dimostrare l’azione terapeutica dell’acqua Sillene delle Terme di Chianciano nell’artrosi del ginocchio, localizzazione che comporta spesso gravi limitazioni della funzionalità degli arti inferiori con difficoltà a compiere le normali attività quotidiane. I risultati preliminari della ricerca erano stati presentati in un Poster, premiato al 109° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna; inoltre i risultati definitivi, raccolti in un altro poster, sono stati premiati anche in occasione del 110° Congresso della Società Italiana di Medicina Interna che si è svolto a Roma nell’ottobre 2009. Si tratta di un’iniziativa della Fondazione Terme di Chianciano, patrocinata e finanziata dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che si inquadra nell’orientamento diretto a validare l’efficacia delle cure termali nei confronti di molte malattie croniche, anche in associazione ad altre forme di terapia, come quella farmacologica.
I risultati dello studio rappresentano una tappa di grande valore in relazione alla validazione dell’efficacia delle cure termali, note fino dall’antichità, ma continuamente sottoposte a test scientifici sempre più all’avanguardia. Con la ricerca è stato dimostrato che con la fangobalneoterapia presso le Terme di Chianciano, utilizzando l’acqua della Fonte Sillene, si ottiene un notevole miglioramento delle condizioni cliniche e una significativa riduzione della frequenza e gravità dei sintomi e delle loro conseguenze sull’attività quotidiana.
Inoltre i pazienti che hanno effettuato due cicli all’anno di fangobalneoterapia in associazione o non con i farmaci hanno avuto risultati migliori rispetto a quelli che avevano assunto solo farmaci o non avevano effettuato alcuna terapia.