Una rarissima traduzione italiana del Don Chisciotte, il capolavoro di Miguel de Cervantes, da parte di Lorenzo Franciosini, castellano di nascita che realizzò questo lavoro nella prima metà del Seicento, è stata venduta per 35.000 euro alla XXI Mostra del libro antico, che si è svolta a Milano dal 12 al 14 marzo. La cifra, rilevante anche per gli appassionati di libri antichi, corrisponde in pieno alla rarità dell’opera.
In tutto il mondo se ne conoscono infatti soltanto 8 esemplari, di cui uno solo in Italia, che si trova nella Biblioteca Marciana di Venezia. La traduzione di questa edizione seicentesca del Don Chisciotte fu appunto realizzata da Lorenzo Franciosini, nato agli inizi del 1600 a Castelfiorentino, che ha voluto onorarlo con l’intitolazione di una strada. Franciosini fu definito un ‘benemerito’ della lingua spagnola per la sua importante attività di ispanista e grammatico.
Insegnò lingua spagnola presso l’Università di Siena, fu autore di un vocabolario italiano-spagnolo e spagnolo-italiano e di una grammatica spagnola. La sua opera più famosa resta comunque proprio la prima traduzione in italiano del Don Chisciotte, di cui la biblioteca Comunale “Vallesiana” di Castelfiorentino conserva nel ‘Fondo antico’ una bella edizione ottocentesca in 8 volumi. L’edizione venduta a Milano nei giorni scorsi è quella stampata a Venezia tra il 1622 e il 1625, composta da due volumi e dedicata a Ferdinando II Granduca di Toscana, con un bel frontespizio figurato, dove appare in evidenza “tradotto con fedeltà e chiarezza di Spagnuolo in Italiano da Lorenzo Franciosini”.
Ancora oggi le opere di Lorenzo Franciosini sono studiate nelle facoltà di lingua e letteratura spagnola in prestigiose università italiane e straniere, a riprova dell’importanza che esse hanno avuto come strumenti tramite i quali gli italiani appresero per circa un paio di secoli la lingua spagnola.