Ci sarebbero margini di trattativa per il Contact Center delle Poste di Firenze. Il punto è stato fatto in Consiglio provinciale dall’assessore al Lavoro che ha risposto a una domanda d’attualità di Rifondazione e a un’interrogazione del gruppo Pd. L’Unità di crisi della Provincia di Firenze non è stata al momento interessata alla vertenza che, al momento, è condotta a livello nazionale, tuttavia – ha spiegato l’assessore – “continuiamo a monitorarla con attenzione per l’importante ricaduta che essa ha sul nostro territorio”. Com’è noto l’azienda Poste spa ha manifestato l’intenzione di chiudere il Contact Center presente all’interno del Centro Meccanizzazione postale di Sesto Fiorentino.
Per il Contact Center era stata creata una nuova struttura per 70 unità lavorative, rimasta in parte inutilizzata, per la quale sono stati investiti circa 2 milioni di euro. Nel Contact Center operano 47 addetti qualificati che si occupano di assistenza alla clientela, reclami ed eventuali disfunzioni del sevizio postale. L’operazione riguarderebbe in tutta Italia 266 lavoratori. Il prossimo 12 giugno scadrà il contratto di servizio (posto in essere dal 2003), fra il Contac Center ed il Comune di Firenze, per il quale veniva erogato un servizio equiparabile a quello di un call-center. I sindacati si stanno opponendo alla scelta dell’azienda sottolineando tra l’altro la perdita di professionalità da una parte e l’esigenza della salvaguardia occupazione dall’altra. Lo scorso 11 marzo si è tenuto a Roma un incontro tra azienda e sindacati sulla realizzazione del Piano.
Non sono emerse particolari novità, ma il confronto è stato aggiornato al 19 marzo.