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A Firenze può partire la produzione di un farmaco Made in Italy

Grazie ad un approfondito dibattito parlamentare per la prima volta la cannabis terapeutica trova un riconoscimento istituzionale e un impegno concreto per la sua produzione.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2010 17:29

"Grazie all'ordine del giorno - da me e dal senatore Marco Perduca proposto - accolto dal Governo potrebbe partire una produzione tutta italiana di un farmaco a base di cannabis". E' quanto dichiara la senatrice Donatella Poretti, radicali-Pd, segretaria commissione Igiene e Sanità. "Il centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo, istituto pubblico autorizzato alla produzione di cannabis per scopi di ricerca - fa sapere Poretti -, potrebbe inviare la materia prima, altrimenti destinata alla distruzione, allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze.

Questa produzione tutta italiana porrebbe fine all'odissea cui sono sottoposti i pazienti costretti alla pratica dell'importazione burocraticamente complessa ed economicamente costosa di questa sostanza. Costosa per le poche Asl che la rimborsano e insostenibile per i pazienti che non possono permettersi trattamenti da 600 euro al mese". "La ragionevolezza delle argomentazioni dei senatori di maggioranza tra cui Saia, Longo, Fleres e Baldassarri hanno trovato la disponibilità del ministro della Salute Fazio a fare proprio il nostro ordine del giorno.

Ci rallegriamo del fatto che grazie ad un approfondito dibattito parlamentare per la prima volta la cannabis terapeutica trova un riconoscimento istituzionale e un impegno concreto per la sua produzione" termina Poretti. Nell'immagine, tratta dall'album di Alexodus su Flickr, piante di canapa.

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