La crisi non è finita. I dati dell'Irpet ci raccontano un anno difficile le cui conseguenze sul fronte del mercato del lavoro non sono ancora prossime ad esaurirsi. Le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate in Toscana sono state oltre 34 milioni, di cui quasi 22 milioni di cassa ordinaria e 12 milioni di cassa straordinaria o in deroga. In particolare la Regione ha autorizzato, da maggio ad oggi, circa 5 mila richieste per un totale di 14 mila lavoratori per un totale di oltre 6 milioni di ore. E' un'impennata davvero consistente, anche se un po' inferiore a quella delle maggiori regioni del Centro Nord: si tratta, in percentuale, di circa un 310% in più.
La corsa si è attutita giusto in dicembre, facendo registrare lo stesso livello del mese precedente. "E' presto per parlare di rallentamento - commenta l'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini - i dati di oggi ci confermano quello che, da tempo, andiamo dicendo. A dispetto di chi predica ottimismo a buon mercato, la ripresa, se anche ci sarà, non è dietro l'angolo e soprattutto non inciderà, almeno all'inizio, sull'occupazione, che continuerà a segnare il passo. La priorità resta perciò, di fronte a centinaia di lavoratori che vedono in discussione il proprio posto di lavoro e la propria fonte di reddito, utilizzare tutti gli strumenti di cui possiamo disporre per contrastare il fenomeno.
L'occupazione in Toscana tutto sommato ha retto, ma dobbiamo ricordare che stanno funzionando in maniera massiccia gli ammortizzatori sociali che hanno aiutato a mitigare l'impatto sociale della crisi. La cassa in deroga è stata estesa e continuerà ad esserlo a tutti i lavoratori e oggi sono in pochi a non essere coperti da ammortizzatori. Per sostenere i redditi stiamo inoltre mettendo a punto un nuovo pacchetto di misure anticrisi". Le misure, che sono state esaminate nei giorni scorsi dalla commissione tripartita (il tavolo sul mercato del lavoro con Regione, istituzioni e parti sociali) saranno attuate dai prossimi giorni grazie ad uno stanziamento complessivo iniziale di circa 12 milioni di euro.
Fra le novità assolute, l'aiuto a chi assume lavoratori prossimi alla pensione (con un contributo a chi assume pari a un massimo di 3000 euro per ciascun lavoratore) e il sussidio per gli studenti universitari figli di lavoratori in cassa integrazione o mobilità. In alcuni casi la nuova edizione 2010 prevede un aumento dell'importo del contributo, quindi complessivamente più fondi. In altri c'è una rimodulazione dello strumento per renderlo più facilmente utilizzabile. E' il caso degli incentivi all'assunzione dei lavoratori in mobilità, di quelli per l'assunzione di donne sopra i 30 anni, per i giovani laureati (6000 euro per assunzioni a tempo indeterminato , 3000 per quelle a tempo determinato), dei contributi per la stabilizzazione dei contratti a tempo determinato, del bonus per il rinnovo dei contratti scaduti. di Barbara Cremoncini