Il Pdl: ''Basta con gli slogan, cosa vuola fare Renzi con la Fiorentina?''

"Firenze, i fiorentini ed i tifosi della Fiorentina possono farsi un’idea più chiara su chi giochi con il sentimento spontaneo di amore che questa città ha da sempre verso i colori della propria squadra di calcio".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2010 18:47
Il Pdl: ''Basta con gli slogan, cosa vuola fare Renzi con la Fiorentina?''

Questo l’intervento del gruppo Pdl sulle dimissioni dell’assessore allo sport Barbara Cavandoli. "Apprendiamo con un certo stupore delle dimissioni dell’assessore allo Sport del Comune di Firenze, Barbara Cavandoli a seguito dell’impossibilità, ammessa da lei stessa, di raggiungere un accordo con Acf Fiorentina sulla stipula della nuova convenzione riguardante lo Stadio Franchi e gli attigui impianti di allenamento". "Proprio ieri, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, il sindaco Matteo Renzi aveva chiesto ed ottenuto l’approvazione di un atto per stanziare 80 milioni di euro per la ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi, al fine di renderlo idoneo ad ospitare le partite dei Campionati Europei del 2016, manifestazione per la quale l’Italia è tra i paesi candidati all’organizzazione.

Qualche giorno prima avevamo inoltre assistito al duro ‘botta e risposta’ tra il patron dell’Acf Fiorentina, Diego Della Valle, e lo stesso sindaco Renzi, il quale, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Vecchio, aveva annunciato di scendere personalmente in campo per trovare un accordo con la dirigenza gigliata sulla firma della convenzione". "Questi tre passaggi rendono palese l’atteggiamento del primo cittadino di Firenze, il quale ha prima ‘formalmente’ rimosso l’assessore Cavandoli dal compito di fungere da interlocutore tra Comune e Fiorentina sulla stipula della convenzione e, successivamente, ha di fatto cancellato con un colpo di spugna l’ipotesi di realizzare la tanto decantata, nel corso della sua campagna elettorale, ‘cittadella viola’ facendo capire che la via scelta dall’amministrazione comunale è quella di investire nella ristrutturazione dello stadio Franchi". "La nostra analisi non è frutto di dietrologia o di banale polemica politica; la stessa Cavandoli, nella sua lettera di dimissioni, si rivolge al sindaco Renzi scrivendo che 'Tu, Matteo, sei dovuto scendere in campo ed io ne devo inevitabilmente uscire', così come, scrivendo che 'la firma della convenzione potrà arrivare solo modificando l’impostazione fin qui sostenuta' la Cavandoli fa chiaramente capire che la ‘discesa in campo’ (e qui vogliamo volutamente risparmiare a Renzi una fin troppo facile battuta sulla sua volontà di emulazione del presidente Berlusconi…) di Renzi implica direttamente una modifica degli accordi presi tra Comune e Acf Fiorentina". "Sono passate meno di 24 ore da quando, nel corso del suo intervento in Consiglio comunale, Renzi si è eretto a paladino del sogno di quei tanti fiorentini che hanno creduto alle promesse fatte in questi ultimi mesi, e oggi è una persona di sua stretta fiducia come Barbara Cavandoli a dire 'non vedo più il sogno, non riesco a vederlo più e questo rappresenta un impedimento a proiettare nel futuro i rapporti fra Comune e Fiorentina'.

Quando, sempre durante il Consiglio comunale di ieri, abbiamo chiesto a Renzi che fine avessero fatto le promesse sulla cittadella e perché il Comune si accollasse 80 milioni di euro di spesa per un progetto alternativo a quello per il quale Diego Della Valle ha sempre speso la propria parola, ci siamo sentiti rispondere che noi non amiamo la Fiorentina e non vogliamo il bene di Firenze". "Oggi, alla luce delle parole e della scelta fatta da Barbara Cavandoli, rimettendo assieme i pezzi di questo ‘mosaico politico’ sviluppatosi nel corso dell’ultima settimana, Firenze, i fiorentini ed i tifosi della Fiorentina possono farsi un’idea più chiara su chi giochi con il sentimento spontaneo di amore che questa città ha da sempre verso i colori della propria squadra di calcio, utilizzando la Acf Fiorentina per le proprie fortune elettorali". "Ci permettiamo inoltre di dire che se inizialmente, la scelta di assegnare un assessorato importante per questa città come quello allo Sport ad una ‘neofita’ come Barbara Cavandoli, poteva sembrare alquanto avventata, col senno di poi non è da escludere, come criterio di valutazione usato da Renzi per la nomina di questo assessore, non la competenza, ma la facile individuazione di un capro espiatorio". "Esigiamo a questo punto un doveroso atto di chiarezza da parte del sindaco Renzi, il quale dovrà riferire, di fronte al Consiglio comunale, ma di fronte anche a tutta la cittadinanza, su quale sia la via che d’ora in avanti vorrà percorrere nei rapporti con Fiorentina, senza trincerarsi dietro i soliti slogan ed i soliti artifici dell’oratoria politica".

(fdr)

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