Firenze, 30 dicembre 2020 - “Sono molte le grandi opere infrastrutturali previste nei prossimi anni in Toscana, progetti di grande impatto che necessiteranno di un’attenta vigilanza. Penso ad esempio al Corridoio Tirrenico o alla Darsena Europa, e potrei citarne molte altre ancora. Progetti il cui sviluppo dovrà procedere tenendo in considerazione il rispetto delle misure ambientali, della legalità e di tutti i fattori che possono incidere sullo stato di salute dei cittadini e del territorio.
Ma chi potrà farlo se ARPAT, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, appare oggi come un ente in via di dismissione?”Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana, commenta la drastica diminuzione di controlli ambientali eseguiti da ARPAT negli ultimi 5 anni, a causa della carenza cronica di personale.“Parliamo di un’Agenzia strategica per la nostra Regione, che in 10 anni ha perso oltre 150 unità, tra tecnici della prevenzione, chimici, ingegneri, biologi e diverse altre professionalità.
Rimangono appena 630 operatori, amministrativi e precari compresi, a coprire tutte le necessità del territorio toscano. Una riduzione di personale che negli ultimi cinque anni ha prodotto un evidente calo delle attività di monitoraggio ambientale: le ispezioni sono diminuite (-10%), i pareri emessi dall’Agenzia sono calati in maniera drastica (-20%), minori campioni analizzati (-10), un crollo del controllo delle emissioni in atmosfera (-75%), degli impianti di gestione rifiuti (-52%), del rumore (-67%), degli scarichi industriali (-49,6%) e dei campi elettromagnetici (-30%).”“Tutto questo è estremamente grave se messo in relazione ai vari fatti di cronaca che, negli ultimi tempi, testimoniano una netta proliferazione di attività illecite intorno alla mancata vigilanza: vedi ad esempio la recente inchiesta giudiziaria relativa alle 5mila tonnellate di liquami sversate illegalmente in fognatura in provincia di Livorno e che ha visto coinvolta anche una partecipata comunale.”“Per questo ho deciso di presentare in Consiglio regionale una mozione che impegni la Regione Toscana a finanziare un piano di assunzioni straordinario, che superi le carenze del Piano triennale del fabbisogno di personale (PTFP) aggiornato ad inizio 2020.Un’Agenzia più forte, con nuove risorse di personale e con tutte le professionalità e le strumentazioni necessarie, è nell’interesse di tutti.
Serve un ampio consenso tra le forze politiche presenti in Aula, compresa la maggioranza. Dobbiamo evitare che all'emergenza sanitaria e finanziaria ne segua anche una ambientale.”