"Oggi da fiorentini e da amanti dell’arte chiediamo che questo pezzo di storia possa rimanere stabilmente a Firenze e ricomporre un’opera sublime che appartiene all’Italia ed al mondo intero" lo chiedono gli Angeli del Bello della città del Fiore."Firma anche tu la nostra petizione per lasciare a Firenze gli Arazzi Medicei"
Sono ritornati a Firenze in un’unica grande esposizione tutti i venti arazzi commissionati da Cosimo I de’ Medici per la sala de’ Dugento in Palazzo Vecchio e realizzati a Firenze da maestri arazzieri fiamminghi sui cartoni di Pontormo, Bronzino e Salviati.
Dopo i lavori di restauro durati 27 anni, grazie all’impegno di Enti e Istituzioni tra cui spicca quello dell’Ente Cassa di Firenze che si sono fatti carico del restauro stesso e delle competenze che intorno ad essi si sono sviluppate, sono oggi ammirabili nell’esatto contesto per il quale erano stati pensati e realizzati. L’impatto è strabiliante ed affascinante: la lettura in una un’unica narrazione delle storie di Giuseppe dove ogni dettaglio, incluso il profilo esatto delle porte di accesso al Salone, testimoniamo la straordinarietà dell’opera e la sua contestualizzazione all’ambiente per i quali erano stati realizzati.
Giuseppe il sapiente, colui che sa interpretare i sogni e ne trae ispirazione per la sua opera, Giuseppe il politico, ovvero colui che sa governare, Giuseppe il magnanimo perché sa perdonare, una figura di eroe nelle cui storie la Famiglia Medici rivide le vicissitudini della propria saga dinastica. Un pezzo decisivo ed importante della storia di Firenze e dell’arte è in questi arazzi, nella volontà di codificare una nuova immagine del potere per creare un vero e proprio mito mediceo, creando una manifattura attiva per due secoli.