Cartone pressato, strutture componibili, facili da montare e leggere da trasportare, integrate con tecnologie 4.0: lo store del futuro è sostenibile, si trova solo tramite una app per smartphone e parla alla Generazione Z. Il progetto, pensato per Adidas, è stato elaborato da Camilla Maffei, Alessia Gambardella e Sophia Jarvis, studentesse Ied in Interior Design, e presentato oggi a Firenze in occasione dell’Open Day dell’Istituto Europeo di Design.
Il flagship store che piace ai Millennials rivoluziona in molti modi il classico concetto di negozio: prima di tutto non ti viene a cercare, aprendo le sue vetrine in una strada transitata, ma si nasconde tra le pieghe della città e si lascia scovare solo dopo una sorta dicaccia al tesoro digitale, guidata da una app per smartphone e indizi disseminati in città. In secondo luogo è pensato come qualcosa di temporaneo, facilmente smontabile e trasferibile altrove, componibile a seconda delle esigenze, con moduli dotati di ruote. In questo aiuta il materiale scelto, fatto principalmente da cellulosa: una scelta green in linea con la sostenibilità del progetto.
Spariscono anche le tradizionali pareti, sostituite da strutture tubolari modulabili. Sedute e camerini prova sono in cartone pressato, mentre gli appendiabiti sono intelligenti, reagiscono agli impulsi e sono in grado di comunicare live la disponibilità di colori e taglie a chi solleva un capo.
Prevista anche un’area workshop, totalmente autogestita dai giovani clienti: un’area dove creare, in totale autonomia, il proprio gadget hi-tech. Seguendo dei semplici tutorial sarà possibile realizzare un proiettore per smartphone (per rivedere le proprie foto e i video a tutta parete), un paio di occhiali per la realtà aumentata o degli amplificatori audio. Tutto in cartone, naturalmente.
Il filo conduttore del progetto, infatti, è la sostenibilità: una porta verde conduce allo shop e a un nuovo modo di acquistare, basato su un concetto di esperienza a tutto tondo e guidato da un’esigenza green, in contrapposizione alla logica del consumismo.
Il modello in scala del flagship store dei Millennials è esposto nella sede fiorentina dello Ied (via Bufalini 6r), insieme agli altri progetti di tesi realizzati dagli studenti in collaborazione con grandi aziende internazionali, tra cui anche Flyng Tiger Copenhagen e Furla.