Un atto vandalico privo di qualsiasi rispetto verso il bene pubblico, ancor meno verso la memoria dei soldati. "Una cerimonia di intitolazione breve ma dall'intenso significato emotivo" così l'ha presentata Palazzo Vecchio il 30 gennaio 2016, altrettanto breve è stato il tempo necessario a deturpare la targa. Al ponte sul Mugnone, da via Spadolini a via Cosseria c'è il "Ponte degli Alpini" inaugurato meno di un mese fa dall'assessore alla toponomastica Andrea Vannucci, il Comandante dell'Istituto Geografico Militare Generale di Divisione Gianfranco Rossi (anche lui ufficiale degli alpini), il presidente Unuci Firenze (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia) Generale Calogero Cirneco e il presidente dell'Associazione Nazionale Alpini (sezione di Firenze) Marco Ardia.
La giunta di Palazzo Vecchio aveva individuato, per il riconoscimento, il ponte che va da via Guido Spadolini, all’incontro con via Caduti di Nassiriya, a via Cosseria all’altezza di via del Romito.
Il nome era stato proposto dalla sezione fiorentina del gruppo Alpini ‘Emilio Lugli’ in occasione del centenario della prima guerra mondiale. "Una giustissima dedica per il più antico corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo che ha avuto il proprio "battessimo del fuoco" addirittura durante la guerra di Abissinia e che oggi, sempre parte fondamentale del nostro Esercito Italiano, continua a svolgere il proprio ruolo in Italia e nelle operazioni all'estero".
