Il capitolo mense e i relativi sgradevoli disservizi tengono alta l’attenzione del gruppo consiliare di Forza Italia in Palazzo Vecchio. Mario Razzanelli scende in campo dalla parte dei comitati dei genitori - appoggiati anche da alcuni insegnanti - sul piede di guerra per aver visto assegnati, col nuovo bando, due dei quattro lotti alla ditta Dussman Service, al centro di molte polemiche: “E’ una cosa incredibile e inaccettabile – ha tuonato Razzanelli – non più tardi di una settimana fa, in una scuola elementare di Firenze, tra le foglie della insalata sono stati trovati un ragno e un bruco.
Speravamo che ciò fosse sufficiente a cambiare pagina e fornitore, vedendo assegnati ad altri soggetti i nuovi appalti per le mense. E invece siamo sempre davanti ai soliti noti, nonostante che nelle pietanze ci siano ragni e insetti. Chiediamo chiarezza e trasparenza, vogliamo capire a quali criteri risponda una azienda che ha commesso simili errori. E le risposte dovranno essere convincenti”.
I genitori si lamentano anche della porzioni veramente bonsai… “Infatti – aggiunge Razzanelli – non è possibile servire ai bambini piatti con quantità così ridotte. Ma ci vuole tanto a capirlo? Anche su questo tema saremo molto vigili”.
Critiche anche da sinistra. “Sul tema delle mense nelle scuole abbiamo chiesto a inizio consiliatura un incontro con la nuova Assessora. Non si è mai tenuto – precisano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – perché erano in corso delle riflessioni sui cambiamenti da apportare, ci siamo immaginati. Non vogliamo mettere in discussione le buone intenzioni relative alle “mense che verranno”. Nel frattempo però è inevitabile prendere atto di come le soluzioni temporanee siano preoccupanti, per chi usufruisce del servizio e per chi lo garantisce con il proprio lavoro.
Il punto centrale non è il rapporto tra maggioranza e opposizioni, come magari vorrebbe lasciare intendere chi riduce le questioni a una polemica strumentale. Sappiamo benissimo come in questi anni ci sia stata una ditta in particolare al centro di criticità, preoccupazioni e mobilitazioni dei genitori. Vederla vincere due lotti su quattro del nuovo appalto, mentre il quarto lotto vedrebbe vincitrice una ditta che applica un ribasso di quali il 20% inquieta. L'appalto è fatto a norma? Anche fosse vero, nel 2019 non ci basta.
Perché se un appalto registra dei ribassi ma si pretende qualità e prima scelta per le materie, finisce che a pagare il massimo ribasso è chi lavora. Perché le leggi hanno permesso di ridurre lavoratori e lavoratrici in condizioni indecenti, portando inoltre il servizio mensa nel Comune di Firenze a quelle criticità che sono alla base delle ragioni della nuova Giunta in merito di sperimentazioni e cambiamenti. Gestire una fase di cambiamento non è semplice, ma non si può peggiorare il servizio – concludono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – in attesa di sperimentare nuove soluzioni, invocando il maggiore controllo come unica effettiva novità.
Se un nuovo servizio deve essere ripensato non si può farlo senza adeguate risorse economiche e puntando su forme sperimentali di controllo... Anche perché ci sarebbero già almeno due parti con cui confrontarsi: quella delle parti sindacali e le famiglie”.