Firenze, 15-7-2023- Gli appalti di Mondo Convenienza sono al centro dell'attenzione sindacale, ma anche politica. Lo sciopero sta crescendo in adesioni a Campi ed in tutta Italia (più di cento i lavoratori al terzo giorno di sciopero a Torino) perché non esistono lavoratori contenti di lavorare 12 o 14 ore al giorno dal lunedì al sabato per salari da fame.
Il Sindaco e la Giunta di Campi Bisenzio si sono attivati durante la giornata di ieri in seguito al presidio per aprire nei prossimi giorni due tavoli di confronto:
- Lunedì 17/07/2023 ore 11.30 presso la Prefettura di Firenze
- Mercoledì 19/07/2023 ore 11.00 presso l'Unità di crisi della Regione Toscana.
"Quello che sta accadendo sul territorio, con il presidio di fronte al Comune di Campi Bisenzio, ci preoccupa enormemente. Qualora fossero confermate le supposizioni che questo presidio sia organizzato da alcuni referenti di Mondo Convenienza o delle aziende in appalto sarebbe un atto gravissimo, inaccettabile, sul quale chiediamo alle forze dell’ordine e alle istituzioni preposte di fare immediata chiarezza. Non si ricattano i lavoratori, non si provocano e non si sfruttano le guerre tra ultimi e disperati. Si ripristini la legalità e lo stato di diritto di cittadini e lavoratori" si legge in un comunicato di Cgil Firenze, Cgil Piana Fiorentina e Filcams Cgil Firenze.
“Non esiste nessuna protesta di lavoratori contrari allo sciopero. A capitanare il gruppo sotto il Comune di Campi Bisenzio –testimoniano da Si Cobas Prato-Firenze– ci sono capi e caporali delle diverse cooperative che gestiscono gli appalti Mondo Convenienza di Campi, Bologna, Pisa, Torino, Venezia. Tra di loro le stesse facce dei protagonisti dell’aggressione violenta ai lavoratori in sciopero a Bologna dello scorso 20 giugno che costò un braccio fratturato e denti rotti ad alcuni scioperanti.
Sono proprio questi soggetti che fanno parte della delegazione che ha chiesto di essere ricevuta dalla giunta comunale fingendosi lavoratori. E’ un sistema che si fonda ovunque sulla paura e sul ricatto, e non certo sul consenso. I lavoratori si dividono tra chi sciopera e chi è ancora sotto il ricatto dei caporali.
Lo stesso ricatto che quotidianamente è esercitato sui lavoratori oggi Mondo Convenienza prova ad esercitarlo sulle istituzioni, arrivando a minacciare la chiusura dell’appalto e licenziamenti di massa. Per cosa? All’azienda non si sta chiedendo la luna. Si sta chiedendo di inserire un marcatempo per conteggiare e retribuire gli straordinari, per farla finita con i turni di 14 ore e gli straordinari non pagati. Si sta chiedendo di applicare il contratto collettivo nazionale invece che questo “regolamento aziendale” con cui l’azienda si è scritta da sola le regole del gioco. Si sta chiedendo di rispettare le leggi sul trattamento di trasferta, ed eliminare un sistema che unisce la spudorata evasione dei contributi INPS ad un cappio stretto al collo dei lavoratori: chi va in malattia anche per pochi giorni, oggi, rischia una perdita fino al 40% del proprio stipendio.
Bisogna davvero chiedersi: di cosa stiamo parlando?. Si chiede all’azienda di rispettare le leggi. E l’azienda, pur di non rispettarle, minaccia licenziamenti e inscena proteste antisindacali. Le istituzioni tengano il punto. Non si possono fare compromessi sul rispetto delle leggi e dei contratti. Non si può cedere di fronte a un'azienda che fattura 1,2 miliardi l’anno e vuole continuare a fare impresa sullo sfruttamento dei chi lavora”.