"In meno di una settimana che sono qua ho incontrato più persone (fra chi già mi conosceva come italiana, e chi invece lo scopre dal nome quando mi presento) perplesse, preoccupate o anche semplicemente curiose di sapere come abbiamo potuto eleggere alla presidenza del consiglio la leader di un partito nato dalle ceneri (o meglio dalla fiamma che ancora arde anche nel simbolo) del partito fascista. È imbarazzante provare a spiegare e cercare di dire che la Costituzione nata dalla Resistenza dovrebbe poterci tutelare anche in questo periodo buio" posta su Facebook la consigliera comunale Antonella Bundu.
“Francamente sono un po’ dubbioso – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi – quando lei afferma. In un Paese che ha subito una sanguinosa guerra civile con quasi 300 mila morti, non mi spiego come oggi la popolazione abbia così tanto interesse degli affari italiani quando la malnutrizione cronica rimane un problema per un terzo della gente, che soffre anche per la mancanza di accesso ai servizi di base e non ha accesso all’acqua potabile.
Alla consigliera – prosegue Draghi – vorrei ricordare, mentre attacca Fratelli d’Italia per la presenza della fiamma nel simbolo che il M.S.I. ha trasportato verso la democrazia milioni di italiani usciti dalla sconfitta della seconda guerra mondiale, che il Movimento Sociale Italiano è stato un movimento della destra sempre presente nelle dinamiche democratiche di questa Nazione, che è arrivato al Governo addirittura prima del congresso che lo trasformò in Alleanza Nazionale; ha infine tamponato, nei momenti più bui degli anni di piombo, le derive terroristiche.
Alla consigliera – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi – auguro un felice anno nuovo e di riflettere oggi, che è la ricorrenza del centenario della nascita dell’Unione Sovietica, sui 20 milioni di vittime da essa procurate e sulle atrocità del comunismo”.
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi che replica al capogruppo di Fratelli d’Italia“Più voti prende la destra, più tempo passa sulle piattaforme digitali. Probabilmente sarà un modo per non pensare alle tante divisioni interne alla nuova coalizione di governo nazionale, che immaginiamo abbia ripercussioni anche sulle ipotesi di candidatura per il 2024 a Firenze. Cosa scrive o non scrive la capogruppo di Sinistra Progetto Comune su canali non istituzionali interessa molto a Fratelli d'Italia.
Non è la prima volta in cui un canale social viene utilizzato per fare polemiche senza rilevanza per la concreta vita quotidiana delle persone e la dialettica istituzionale di Palazzo Vecchio.Nel merito, ci sembra di percepire un pregiudizio verso popolazioni formalmente più povere di quella italiana, che dovrebbero pensare a “ben altro”. Per fortuna però il colonialismo italiano è finito e, nonostante la nostalgia proiettata sulla fiamma tricolore del M.S.I., ogni persona può essere libera di interessarsi ai fatti del mondo.
Soprattutto di vedere con preoccupazione quanto “la destra di Almirante”, sdoganata da Forza Italia a inizio anni ’90, si sia affermata progressivamente (stando sempre a dividersi i ministeri, altro che storie underdog).Rispondere a una testimonianza reale, a una pagina di vita vissuta, citando l’Unione Sovietica, come fa il capogruppo di Fratelli d’Italia, qualifica il nuovo stile di un partito di governo. Lo invito quindi a passare dal nostro gruppo consiliare nel pomeriggio, per raccontare volentieri di come esista una tradizione comunista che è finita nei gulag, dopo la seconda guerra mondiale e di quanto a noi interessi un futuro senza sfruttamento, rispetto alle storie passate di oppressione.Mentre ancora lo Stato non ha mai istituzionalizzato un momento ufficiale in cui ricordare i crimini del Regno d’Italia, prima e durante il fascismo, noi pensiamo sia importante uscire fuori dai luoghi comuni e da propagande anacronistiche.Personalmente ringrazio la capogruppo per raccontare il suo viaggio in Sierra Leone (che è qualcosa di più di una vacanza, basta leggere le sue parole) con forte consapevolezza, senza mettere in pausa un costante impegno per il bene comune e la giustizia sociale”.