Arrivano le attese risorse dal Governo e la Regione può imboccare con ancora più decisione la strada delle comunità energetiche. Il Governo ha avviato l’iter per l’approvazione del decreto che sblocca ingenti risorse per le comunità energetiche: 55 milioni attraverso i canali del PNRR e ulteriori 20 milioni su una linea apposita di fondi comunitari che la Regione Toscana ha deciso proprio di destinare in affiancamento e complementarietà alle risorse PNRR.
Soddisfatto il presidente Eugenio Giani “La Toscana è pronta – ha detto Giani- . Questo decreto avvia un percorso in cui abbiamo creduto fortemente fin da subito, quello che porta finalmente la Toscana nel futuro, verso un modello energetico più virtuoso. Si tratta complessivamente di 75 milioni di euro – specifica il presidente- che consentiranno di finanziarie circa 300 nuove comunità energetiche in Toscana, installare 80 Mw di nuova potenza da energia rinnovabile, abbattere più di 50.000 tonnellate di Co2 ogni anno.
Appena ci sarà fornito un testo ufficiale- ha proseguito Giani- potremo meglio capirne e studiarne i contenuti tecnici ma per noi già questa notizia costituisce forte motivo di soddisfazione dato che a più riprese avevamo sollecitato il Ministro proprio in tal senso. Siamo convinti- ha proseguito il presidente- infatti che le comunità energetiche rappresentino una grande opportunità per il nostro territorio e siano lo strumento migliore per una transizione energetica fondata su forme di azione collettiva, di economia collaborativa, di compartecipazione e condivisione”
Nelle comunità energetiche cittadini, associazioni e realtà imprenditoriali, diventeranno assieme produttori e consumatori di energia. Più rinnovabili quindi, meno costi energetici, ma anche e soprattutto un diverso modo di intendere il sistema energetico.
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“Abbiamo creduto molto in questa sfida, siamo la Regione- ha proseguito Giani- che subito, prima di tante altre, si è messa al lavoro su questo: già da marzo del 2022 avevamo adottato una delibera che assegnava alla nostra Agenzia ARRR Spa il compito di diffondere, comunicare, animare i territori, proprio al fine di renderli pronti a raccogliere questa opportunità quando il Governo ce ne avesse data la possibilità”
Il consiglio regionale, lo ricordiamo, con la legge n.42/2022, ha voluto ribadire di recente la priorità nella diffusione delle comunità energetiche anche quali strumenti di contrasto alla povertà energetica.
Il Governo ha avviato l’iter per l’approvazione del decreto che sblocca ingenti risorse per le comunità energetiche: 55 milioni attraverso i canali del Pnrr e ulteriori 20 milioni su una linea apposita di fondi comunitari. Fondi che in Toscana la Regione ha deciso di destinare proprio per affiancare e completare le risorse Pnrr. Una buona notizia anche per i Comuni, come sottolinea il direttore Simone Gheri: “L’associazione è da tempo impegnata per la promozione delle comunità energetiche, con un lavoro che condividiamo con l’Agenzia Recupero risorse e con il Consorzio Toscana Energia: quindi ben vengano le risorse, anche se in realtà il decreto era in procinto di uscire già nel giugno 2022.
Aggiungo che apprezziamo la scelta della Regione di stanziare per il settore risorse concrete e vere, a fronte dei finanziamenti Pnrr che sono a tasso zero. Ora comunque è necessario semplificare le procedure e pagare di più l'energia che viene rimessa in rete; fermo restando che l'obiettivo rimane produzione e consumo a km zero”.
Le Comunità energetiche sono associazioni tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni e piccole e medie imprese, che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, con benefici ambientali, economici e sociali. Una strada di grande interesse anche per le istituzioni, in particolare per i Comuni.
Proseguono le iniziative del Comune di Lastra a Signa per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile sul territorio con l’obiettivo di favorire la conversione verso fonti rinnovabili, portando a un conseguente risparmio energetico e un vantaggio economico per coloro che ne faranno parte. Dopo l’incontro con le imprese promosso lo scorso novembre, il prossimo 2 marzo alle 18 si terrà un’iniziativa rivolta a tutta la cittadinanza a cui parteciperanno il sindaco Angela Bagni, l’assessore comunale all’ambiente Annamaria Di Giovanni, l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, oltre ai tecnici dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse e del Consorzio Energia Toscana.
L’obiettivo è informare i cittadini sul percorso e sulle modalità per la costituzione della C.E.R che il Comune di Lastra a Signa ha deciso di supportare, con il sostegno della Regione Toscana che, ricordiamo, ha approvato la legge regionale per la promozione delle Comunità Energetica Rinnovabile (CER) del 28 novembre 2022, n. 42 denominata “Promozione e sostegno delle comunità energetiche rinnovabili”.
Questi i vantaggi dell’attuazione del progetto delle Comunità Energetica Rinnovabile: favorire la produzione di energia in forma collaborativa attraverso un modello basato sulla condivisione e sulla gestione dell’energia in maniera congiunta. Benefici ambientali: l’energia viene prodotta da fotovoltaico, si riducono le emissioni di CO2 e di altri gas climalteranti. Senza contare il risparmio economico: più energia si auto-consuma direttamente e più si riducono i costi delle componenti variabili della bolletta. Guadagno sull’energia prodotta: produrre energia con un impianto fotovoltaico può rappresentare una fonte di guadagno grazie ai meccanismi incentivanti e portare ad agevolazioni fiscali.
Nel Comune di Greve in Chianti prende avvio il percorso per la costituzione della comunità energetica rinnovabile. La giunta Sottani farà partire a breve una manifestazione di interesse per invitare cittadini, imprese e organizzazioni no profit ad aderire attivamente al progetto con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire localmente energia elettrica da fonte rinnovabile. “Intendiamo realizzare – fa sapere l’assessore alle Politiche ambientali Stefano Romiti - una comunità di energia rinnovabile a Greve in Chianti, basata sulla partecipazione aperta e volontaria con l’intento di incrementare i benefici ambientali, economici o sociali nel nostro territorio”. La Comunità energetica si dota di specifici impianti di produzione di energia quali il fotovoltaico, l’eolico, l’impianto a biomassa, per fornire energia elettrica ai suoi aderenti a prezzi migliori di quelli di mercato.
“I cittadini e le aziende che intendono aderire – scende nel dettaglio l’assessore Romiti – possono scegliere di rivestire ruoli diversi, si può contribuire come prosumer, consumatori e produttori ad un tempo, dotati di un impianto collegato al proprio contatore con cui coprire il fabbisogno elettrico cedendo alla Comunità energetica l’energia in esubero, i soggetti interessati a far parte della Comunità energetica possono contribuire anche solo come consumatori e sono coloro che, non disponendo di un impianto proprio, consumano l’energia condivisa dagli impianti della comunità”.
Di questa nuova realtà possono far parte anche coloro che possiedono e mettono a disposizione un lastrico o tetto alla comunità energetica per l’installazione di una parte dell’impianto di generazione diffusa, necessaria a coprire il fabbisogno di energia elettrica dello stesso titolare e della comunità e i finanziatori, interessati all’investimento per lo sviluppo della comunità energetica. I membri della comunità energetica possono utilizzare impianti messi a disposizione da soggetti esterni, che svolgono la funzione di producer (produttori).
“Con la formazione della comunità energetica rinnovabile che ci auguriamo possa mettere radici a Greve in Chianti - rimarca il sindaco Paolo Sottani - potremmo davvero realizzare un cambio di passo, cittadini, associazioni e imprese, insieme potremmo produrre e condividere energia rinnovabile, potremmo costruire impianti, mirati a gestire e generare energia verde a costi vantaggiosi, con tanti importanti benefici ambientali che spaziano dalla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera all'abbattimento dei consumi energetici”.
La comunità energetica, in quanto soggetto privato, può regolare autonomamente le modalità di investimento e la ripartizione di costi e benefici tra i suoi membri e i soggetti esterni. Il ruolo del Comune è quello di contribuire fattivamente al percorso della costituzione della comunità energetica, promuovendo e raccogliendo le adesioni, verificando la fattibilità tecnica dell’operazione e supervisionando la creazione del nuovo soggetto. “Uno dei nostri compiti – aggiunge l’assessore - è quello di organizzare occasioni di incontro e confronto con la cittadinanza per condividere la progettazione, gli scopi e il funzionamento della futura Comunità energetica”.
L’amministrazione comunale propone un primo incontro pubblico on line previsto mercoledì 1 marzo alle ore 18. Amministratori e tecnici illustreranno online il funzionamento della comunità energetica rinnovabile e daranno ufficialmente il via alla campagna per la raccolta delle manifestazioni d'interesse da parte di cittadini e aziende.
Gli impianti di produzione e accumulo destinati alla condivisione e realizzati da soggetti privati possono godere della detrazione fiscale (IRPEF) del 50% fino a un massimo di 96.000 euro.