FIRENZE- Non sarà l’ingrediente indispensabile della mixologia, eppure l’Amaro Santoni ha una flessibilità e delicatezza di gusto che gli consente di entrare a pieno titolo in una infinità di ricette. Santoni è lo storico marchio di tradizione familiare e qualità artigianale nato a Chianciano Terme, dove il fondatore Gabriello Santoni, nel 1961 diede vita a un liquore ormai simbolo dell’Italian Life Style.
L’Amaro Santoni è un aperitivo a base di rabarbaro e fiore dell’iris prodotto nel solco della tradizione toscana. Il rabarbaro è una pianta dotata di tante proprietà benefiche, stimolanti e digestive, che apporta al distillato la caratteristica nota amarognola, ma non contrastante, ottenuta dall'infusione della radice insieme a scorza di agrumi. Il fiore del Giaggiolo, che da il colore alla maglia della squadra di calcio di Firenze, sprigiona il profumo estivo del suo rizoma dopo l'essiccazione.
Terzo ingrediente dell’Amaro Santoni le foglie di olivo di alta qualità, che favoriscono l'eliminazione dell’eventuale acidità nel processo di distillazione. E arricchiscono il gusto di una nota grassa che riduce la pressione alcolica. In totale sono le 34 botaniche della ricetta originale: Rabarbaro Cinese, Fiore d’iris, Foglia di olivo, Rosa, Fiori di sambuco, Ginseng, Pepe, Cardamomo, Noce moscata, Chiodi di garofano, Menta, Arancia dolce, Arancia amara, Cumino, Carciofo, Coriandolo, Melissa, Salvia, Angelica radice, Rosa canina, Tiglio, Assenzio romano, China, Lavanda, Karkade, Cassia, Galanga, Quassio, Centaurea, Genziana, Ginepro, Zenzero, Alloro, Finocchio selvatico.
Approfondimenti
Ne scaturisce un aperitivo dolce-amaro a 16 gradi, gustabile anche in solitario, con un terzo di bicchiere di acqua tonica. Probabilmente l’Amaro Santoni, profumato e leggero, esprime le sue migliori capacità in abbinamento con gli agrumi, i frutti spremuti più amati al mondo, che alla fine di un caldo pomeriggio estivo, apportano le loro energia dissetante alla miscela del cocktail. Il suo sapore dalle note agrumate funziona infatti in ricette semplici, a esempio con un terzo succo d'arancia e guarnito con uno spicchio dello stesso frutto, o viceversa su due terzi di succo di pompelmo rosa.
Difficile, con i tempi che corrono non parlare dello Spritz, in cui sostituisce degnamente gli ingredienti più comuni, in due terzi di prosecco, guarnito con un'oliva. Allora parliamo anche del suo antagonista fiorentino, il Negroni, dove una parte di Amaro Santoni coadiuva una parte di vecchio vermouth e una del toscanissimo distillato di ginepro naturalmente, con due acini d'uva a guarnire. Sorpresa di stagione? Lo sgroppino preparato con una parte di Amaro Santoni, una parte di sorbetto al limone, e guarnito con ricciolo di rabarbaro (ovvero una costa della sua foglia).
Comunque, squisito per essere assaporato nella tranquillità di casa, ottimo da condividere con gli amici anche meno esperti. Resteranno di certo colpiti dalla forma della bottiglia dell'Amaro Santoni, riconoscibile per il disegno glamour e la caratteristica decorazione floreale della confezione.