Firenze, 29 agosto 2024- Sta andando avanti l’istruttoria dell’Unione europea riguardo la richiesta di sostegno, partita dalla Regione Toscana e rilanciata dalla Protezione civile nazionale, dopo l’alluvione del 2 e 3 novembre scorsi.
“Con il capo della Protezione civile nazionale Fabio Ciciliano, che ringrazio per aver voluto visitare la Cross qui a Pistoia, abbiamo fatto una buona intesa e impostato il lavoro per ciò che riguarda i rimborsi post calamità e la possibilità per la Regione di sviluppare opere per la difesa del suolo” ha detto ieri il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al termine della visita del neo capo dipartimento nazionale della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, alla sede operativa della Cross (Centrale remota operazioni di soccorso sanitario) a Pistoia.
“Del resto – ha aggiunto il presidente – siamo di fronte ad un susseguirsi di emergenze che non sono più straordinarie, ma ordinarie. Basti pensare che in 15 mesi tra il 2022 e il 2023 ho dichiarato per ben 7 volte lo stato di emergenza regionale, mentre precedentemente era tanto se lo facevamo una volta l’anno. Occorre puntare con sempre maggior decisione alla prevenzione dei fenomeni. Stiamo ancora lavorando sugli effetti dell’alluvione che nel novembre 2023 ha colpito l’area tra Firenze e Pistoia e più di cento comuni toscani. Abbiamo con una legge regionale anticipato i rimborsi e messo risorse regionali per 25 milioni per 3.000 euro a famiglia a circa 12.000 famiglie, che si aggiungono ai 67 stanziati dalla Protezione civile nazionale. Sono però necessarie opere per 3-400 milioni per risagomare i fiumi ed impedire future esondazioni. Insomma la Protezione civile regionale deve avere priorità di azione in stretto collegamento con il livello nazionale”.
Eugenio Giani ha poi sottolineato come anche le imprese stiano ottenendo fino a 20.000 euro, ma che accanto ai ristori per i danni subiti è fondamentale puntare sugli interventi di difesa del suolo necessari a mettere in sicurezza il territorio.
“Fin dal 7 febbraio scorso – ha concluso il presidente – abbiamo inviato a Roma l’elenco degli interventi da fare. Assommano a più di 1 miliardo di euro, ma per il momento sarebbe sufficiente che arrivassero dal Governo 300 milioni. Ho chiesto al ministro Fitto che ci possano arrivare attraverso il Pnrr e stiamo aspettando che questo si concretizzi”.
A Empoli, a esempio, il Comune è soggetto attuatore dell'opera di messa in sicurezza del torrente Orme, nei pressi dello stadio Carlo Castellani. Il maxi-progetto infatti prevede la realizzazione di un nuovo ponte in via delle Coltelline a Martignana e delle casse di espansione nell'area tra Martignana e Tartagliana, al confine con il comune di Montespertoli. Il ponte va a mettere in sicurezza una strada che, in caso di piena, diventa un guado, rendendo il tratto impossibile da attraversare a piedi o in auto. Le casse di espansione aiutano anch'esse a 'svuotare' il torrente Orme in caso di forti piogge, consentendo il deflusso in modo sicuro verso le zone abitate di Case Nuove, Pozzale, Ponzano, Pontorme e l'area di Serravalle. Il secondo lotto è stato finanziato per 2,2 milioni di euro del Pnrr (sezione Medie Opere)
Giani non ha mancato di ringraziare per il loro lavoro i componenti della Cross e il suo coordinatore Piero Paolini, sottolineando il ruolo del volontariato che svolge una funzione essenziale e che ha ben 550 presidi sul territorio nei 270 Comuni che compongono la Toscana.
"In politica la chiarezza è la bussola per orientarsi. Partiamo quindi da alcuni dati oggettivi: né il Mugello né tantomeno la Toscana sono stati abbandonati dal governo. Il commissario per la ricostruzione e’ una priorità, ma il j’accuse costante contro Roma, oggi, non può nascondere i ritardi ventennali di questa regione nella realizzazione di opere strategiche per la prevenzione del rischio idrogeologico. Non ci possiamo più permettere che quella che avrebbe dovuto essere una programmazione ordinaria sia diventata con il tempo solo straordinaria.
Ci sono precise responsabilità politiche, a cominciare da chi in questi ultimi decenni almeno ha svolto l’incarico di commissario straordinario proprio per la realizzazione degli interventi sul rischio idrogeologico. Come centrodestra non mancheremo di chiamare a rispondere tanto l’assessore che il Presidente della regione in sede di commissione di inchiesta. Solleciteremo quanto fatto fino oggi, senza sovrapporre quelle che sono responsabilità regionali, relative alla ricostruzione post sisma, rispetto all'attualità del post alluvione.
Anche perché serve non cadere nella retorica delle posizioni politiche locali e non mischiare le due emergenze tra loro, tanto per confondere le idee" dichiarano Elisa Tozzi, consigliere regionale di Fdi e Fabio Gurioli, responsabile provinciale Fdi dipartimento aree interne e zone disagiate.
"Leggiamo del collegamento con la Romagna tra Lutirano e Tredozio chiuso ed inagibile. È vero, ma ancora per poco, poiché l’emergenza alluvione di tipo Nazionale è gestita dalla struttura commissariale del generale Figliolo in concerto, in questo caso, al ministero dei trasporti nella persona del viceministro Galeazzo Bignami, che da subito si è attivato. I lavori avranno un importo di 800 mila euro e saranno ultimati a breve. Non va peró dimenticato come i disagi relativi alla viabilità di Lutirano vadano ricercati in responsabilità che ricadono sulla Metrocittà.
Il governo ha inoltre assegnato in tempi rapidi la seconda tranche di finanziamenti al Comune di Marradi per i danni subiti a seguito dell'alluvione. La somma ammonta a 8.447.000 euro, portando il totale degli stanziamenti governativi per il territorio a più di undici milioni e settecentomila euro. Diverso il discorso è per il terremoto per cui la regione Toscana non ha chiesto lo stato di emergenza nazionale, assumendosi pertanto ogni onere procedurale compreso l’assegnazione dei rimborsi; ciò non vuol dire che non ci faremo carico del monitoraggio.” Così Tozzi e Gurioli (Fdi).
“La Regione ha fatto un percorso molto serrato per terminare le somme urgenze di ripristino dei danni dell’alluvione del novembre 2023, ma il Governo si è dimenticato della Toscana” ha detto ieri l’assessora regionale alla Protezione civile, Monia Monni, rispondendo ad una domanda dei giornalisti al termine della visita.
“Abbiamo investito per questo – ha aggiunto l’assessora – 160 milioni e li abbiamo spesi tutti terminando gli interventi di somma urgenza. Però ad oggi niente sappiamo degli interventi di ricostruzione, tanto che stamni ne abbiamo chiesto notizia al nuovo capo del dipartimento, che siamo molto felici abbia voluto essere alla cross di Pistoia per la sua prima visita istituzionale. A lui abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione perché l’evento del 2 novembre scorso ha superato ogni possibile pianificazione. Così abbiamo bisogno di 1,1 miliardi di euro da dedicare alla ricostruzione per dare i cittadini della Toscana un livello di sicurezza adeguato ai nuovi eventi meteoclimatici. E siamo molto preoccupati per ciò che può accadere nel prossimo inverno. Ciò che dovevamo fare lo abbiamo fatto, ma senza adeguate risorse è impossibile dare al territorio quello di cui ha bisogno”.
L’assessora regionale alla Protezione civile ha detto che gli osservati speciali sono lo Iolo-Bardena e il Bagnolo, ai quali verranno dedicati 500 milioni di risorse regionali per fare le necessarie progettazioni ed essere pronti per quando il Governo deciderà di concederci le risorse necessarie, e l’area di Campi Bisenzio dove la Regione non si fermerà fino a quando non saranno ripristinate condizioni di sicurezza.
Monia Monni ha poi concluso dicendo che “la Toscana mette a disposizione dell’intero Paese l’eccellenza rappresentata dalla Cross” e ha sottolineato come questa mattina siano “arrivate risposte molto cortesi e di assoluta collaborazione rispetto alle nostre richieste e la promessa di un coinvolgimento anche della Comunità europea, perché siano riconosciuti i finanziamenti del fondo di solidarietà internazionale e per una parità di trattamento tra Emilia Romagna e Toscana.
“Confidiamo nell’impegno – ha sintetizzato - che c’è stato finora con il dipartimento nazionale della Protezione civile, anche se qui c’è una scelta politica di fondo da fare: il Governo deve decidere se la Toscana è una priorità, in che misura lo è e dedicarle risorse in quantità sufficiente e in tempi brevi”.
“Utilizzare strumentalmente la visita di Ciciliano ad una struttura operativa di eccellenza della Toscana come la Cross per fare l’ennesima polemica contro il governo nazionale, è il punto più basso raggiunto da questa giunta, oramai proiettata verso la campagna elettorale e impegnata esclusivamente nella narrazione del presunto buon governo della Toscana, condita da un concentrato di bugiardo vittimismo verso un “governo ingrato”; peccato che questa narrazione sia falsa, che le cifre messe in campo siano nero su bianco. Una strumentalizzazione che Giani e la sua Giunta stanno portando avanti fin dalle prime ore dei drammatici fatti di novembre.
Anziché fare becera propaganda elettorale, Giani e Monni dovrebbero spiegarci perché stanno arrivando i bollettini per il contributo di bonifica anche ai cittadini e alle imprese dei Comuni alluvionati. Con quale coraggio si mettono le mani in tasca dei toscani gravemente danneggiati dall’alluvione di novembre che ha tra le sue cause anche una mancata tutela del territorio?
Prima di attaccare chi governa da due anni, chiediamoci cosa hanno fatto coloro che oggi pontificano e governano da quasi 50 anni questa Regione; personalmente queste lagnanze sono solo uno stimolo in più ad accertare la verità, a capire cosa non ha funzionato e chiarire ai cittadini toscani una volta per tutte perché ciò che doveva essere stato fatto nelle prevenzione e nella salvaguardia del territorio non è stato fatto” dichiarano Elisa Tozzi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione d’Inchiesta sull’alluvione e il capogruppo FdI a Palazzo Pegaso Vittorio Fantozzi.
"Adesso i soldi ci sono, sia dal governo sia dall'Europa, non ci sono più scuse; ciò che continua a mancare è la capacità di gestirli per fare opere e manutenzione in un territorio fragile. L'autunno è alle porte, con il rischio che si ripetano, per l'assenza di interventi, le frane e le interruzioni che tanti danni hanno prodotto al nostro territorio, come nel caso della Val di Bisenzio e in buona parte della Piana, dove si trova il maggior distretto industriale europeo, già aggravato da una difficile situazione geopolitica che ha ricadute sull'economia.
Chiederò quanto prima, con un'interrogazione, al governo la nomina urgente di un Commissario straordinario alla ricostruzione, replicando quanto fatto, con successo, in Emilia-Romagna grazie a una persona capace come il Generale Figliuolo. Per velocizzare e semplificare credo che la soluzione migliore sia ampliare il decreto Emilia-Romagna con stessa governance e la stessa struttura tecnica amministrativa perché ha dimostrato di saper fare. La Toscana non può più aspettare e l'attuale struttura non si è dimostrata all'altezza del compito, a distanza di 10 mesi dall'evento, sia nella gestione dell'emergenza sia soprattutto nella ricostruzione" Così, in una nota, l'Onorevole Erica Mazzetti, parlamentare del territorio e responsabile dipartimento Lavori pubblici di Forza Italia, nonché presidente Intergruppo "Progetto Italia".