Il Consiglio comunale di Firenze ha deciso di reinserire la delibera che blocca gli affitti turistici brevi nell’area Unesco come variante nel Piano operativo comunale.
“Siamo preoccupati che questa misura possa essere in contrasto con le normative europee e nazionali. Rischia di penalizzare le famiglie fiorentine dove un host su tre già dichiara di fare affidamento sulle entrate extra derivanti dall’ospitalità per far fronte al costo della vita. Airbnb è favorevole a un sistema di regole equilibrato e siamo a disposizione dell’Amministrazione di Firenze per fare la nostra parte nel trovare una soluzione che vada a colpire gli speculatori e tuteli la piccola proprietà, così da incoraggiare un turismo sostenibile, a beneficio di tutti” è la dichiarazione di Airbnb.
"L'approvazione in Consiglio comunale di una delibera sugli affitti turistici brevi che completa l'iter giuridico e ripristina il divieto nell'area Unesco di Firenze è un'ottima notizia. Occorre combattere la deregulation selvaggia degli affitti turistici brevi, restituire alle amministrazioni locali poteri di regolazione e programmazione per promuovere un modello di turismo sostenibile, nonché una politica di aiuto alle famiglie, ai giovani, ai lavoratori, per l'accesso agli affitti e agli acquisti degli immobili.
È dimostrato che il fenomeno incontrollato degli affitti turistici ha letteralmente 'drogato' il mercato e ha reso impossibile accedere ad un appartamento in affitto o in vendita a prezzi abbordabili, non solo a Firenze ma in molte città d'arte e con un'alta concentrazione turistica. A settembre cominceremo un importante lavoro sul tema anche al Parlamento europeo per costruire un quadro condiviso di regole semplici ed efficaci che consentano il riequilibrio tra la rendita immobiliare del business turistico ed il diritto all'abitare di milioni di persone, intervenendo così in modo incisivo contro lo svuotamento e lo snaturamento dei centri storici delle città italiane ed europee" dichiara in una nota l'europarlamentare Pd Dario Nardella.