Firenze, 22 marzo- Secondo un articolo di stampa il Sindaco ha deciso di “sospendere” la norma che metteva un freno al dilagare degli Airbnb nel centro storico. Tuttavia continua il divieto di iscrizione degli immobili nei registri per gli affitti brevi.
"La decisione della Giunta Nardella di cancellare la norma che bloccava gli affitti turistici brevi nel centro storico di Firenze, con un emendamento al Piano operativo comunale, costituisce una vittoria di Forza Italia, che contro quella norma si è battuta da subito. Di fatto, Palazzo Vecchio ha ammesso che quella norma era senza basi giuridiche, e non a caso è stata oggetto di una pluralità di ricorsi giurisdizionali. La nostra battaglia continua, non smetteremo di vigilare, perché questa è una battaglia a favore del diritto e della proprietà privata, che è uno dei cardini della democrazia liberale" afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
"La battaglia alle locazioni turistiche e al diritto, nel rispetto delle regole, di svolgere questa attività - sottolinea Stella - non è soltanto anacronistica e antieconomica per le casse dei Comuni, ma soprattutto mette in crisi un intero comparto economico nella nostra Regione. In Toscana il turismo vale il 12% del PIL regionale, oltre 12 miliardi di euro, e oltre 48 milioni di presenze ufficiali. La Toscana, al dodicesimo posto tra le regioni europee per presenze assolute, è senza alcun dubbio una delle regioni più turistiche al mondo. L'imposta di soggiorno in Toscana vale oltre 150 milioni di euro, soltanto a Firenze vale 70 milioni di euro e, di questi, ben 36 milioni arrivano dalle locazioni turistiche".
"Tutti i dati - evidenzia il coordinatore regionale di Forza Italia - dimostrano che il turismo cresce, crescono le presenze negli alberghi e crescono le presenze nelle locazioni brevi: ma veramente pensiamo di poter fare a meno di tutto questo? È una visione miope e statalista contro la quale ci opporremo in tutte le sedi. Invece di recuperare gli immobili dismessi, le tante abitazioni vuote all'interno degli alloggi di edilizia residenziale pubblica o di chiedere un vero Piano casa, si pensa di rispondere all'emergenza abitativa con norme liberticide? Continueremo la nostra battaglia a favore delle locazioni brevi, consapevoli che il turismo è essenziale per l'economia fiorentina e toscana".
“La deliberazione di adozione della citata variante al RU (cosiddetto stop agli airbnb) è stata oggetto di una pluralità di ricorsi giurisdizionali al momento pendenti. Rilevata l’opportunità di attendere le decisioni giurisdizionali sui rilievi mossi dai ricorrenti prima di assumere le determinazioni a ciò conseguenti, l’iter di approvazione della predetta variante al RU non è concluso e la variante non è in vigore. Nelle more, si rende necessario, pertanto, rimuovere temporaneamente dal Piano Operativo le norme aventi ad oggetto la disciplina delle locazioni turistiche brevi”. Non lo scriviamo noi, ma il sindaco Nardella nel suo auto-emendamento al POC. Ora però, dopo che la stampa si è accorta della marcia indietro, il sindaco precisa che la norma sarà reintrodotta nel piano in un secondo momento, sempre se il TAR gli darà ragione! Siamo alla farsa”. Lo dichiara la capogruppo di Italia Viva Mimma Dardano.
“In vista della discussione in aula la prossima settimana – aggiunge la consigliera – avevamo preparato un apposito emendamento proprio per togliere la norma, dopo che avevamo avvisato che i ricorsi al Tar sarebbero stati una valanga e che occorreva attendere una legge nazionale; forzare la mano per ideologia non serve a nessuno. Il PD, ormai in totale confusione, prima strizza l’occhio alla sinistra della sinistra perché doveva fare la coalizione elettorale, poi si rimangia tutto. Nel mezzo zero idee e programmi ma solo tanta confusione, che in questo caso ricade sui piccoli proprietari di immobili fiorentini”.
"Amministrare e comunicare non sono la stessa cosa. Sarebbe importante dire cosa si fa e fare cosa si dice. Invece sugli affitti brevi siamo passati da un annuncio di legge di iniziativa popolare (perché a livello locale non si poteva fare nulla) alla delibera di ottobre 2023. Una delle poche a cui abbiamo votato a favore, anche se con diverse critiche. Una di queste era la necessità di non fermarsi all'area UNESCO, coordinandosi con la Regione Toscana per un approccio normativo più solido" dichiarano Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune.
"Dopo settimane e settimane di discussione sulle osservazioni e i pareri dell'Amministrazione, alla vigilia di un Consiglio comunale a rischio, ecco arrivare un auto-emendamento del Sindaco, che sospende la previsione già annunciata. È un modo per strizzare l'occhio a Italia Viva e chi ha manifestato dubbi su questa direzione intrapresa? Avevamo capito che la delibera stessa (DC/2023/00039) sarebbe inoltre dovuta tornare in aula, alla luce delle eventuali osservazioni. In una fase di transizione arriva quindi un freno, invece di estendere il principio in tutta la Città.
In pratica lanciato il sasso si ritira la mano, in attesa che in piena campagna elettorale arrivi il pronunciamento del TAR. Tecnicamente comprendiamo tutto, politicamente è un modo di agire che manca di rispetto al Consiglio e alle sinistre a cui si è tanto appellato il PD. Se il Piano Operativo dovesse essere approvato settimana prossima, insieme all'immediata esecutività, non prevederà questa norma. Infatti oggi in Rete Civica la nota ufficiale dell'Amministrazione recita: l'«allineamento sarà tempestivamente reinserito nel POC una volta che questo avrà l’ok della Regione». Ma chi lo garantisce? Perché fino alle elezioni il Consiglio comunale non potrà più intervenire.
Ricordiamo infine un ultimo dettaglio. Oggi si rinnova l'appello alla responsabilità per i numeri della prossima settimana. Ma chi vince le elezioni ottiene il premio di maggioranza. Se poi quel premio di maggioranza si frantuma tra fuoriuscite e scissioni, questa è responsabilità proprio di chi governa. Ci dispiace vedere questo centrosinistra inseguire i voti di chi è stato eletto con le destre, in attesa delle prossime campagne sul voto utile".
“Il Consiglio comunale si appresta ad approvare il POC, ovvero le indicazioni concrete su come attuare ciò che l’Amministrazione intende fare nei prossimi anni. Ed ecco che il PD, che nei giorni scorsi aveva sbandierato un atteggiamento realistico e sensato di contenimento degli appartamenti affittati ai turisti come airbnb, getta la maschera: visto che i proprietari di appartamenti hanno presentato ricorsi in tribunale contro la delibera che intendeva limitare gli affitti ai turisti, la Giunta Nardella evita di inserire le limitazioni nel POC. Via libera quindi al meretricio ovvero a nuovi turisti, al caro affitti che ne segue e avanti sulla strada dello scempio della città” lo dichiara Alessandro De Giuli, candidato sindaco della lista Firenze Rinasce.
“C’era da aspettarselo” prosegue De Giuli. Che precisa “i robottini in Consiglio sono stati resettati: avevano, per una volta, scelto di non seguire i desideri della finanza liberista ma è bastata qualche carta al TAR per convincerli ad ammainare la bandiera del buonsenso e ad issare quella bianca”. “C’è bisogno di altri a Firenze se si intende rimettere al primo posto il fabbisogno di case ad affitti accettabili e se si ritiene di combattere la micro criminalità con quartieri popolati da fiorentini” conclude De Giuli.
La delibera dell’autunno scorso, prima del genere in Italia che mira a regolamentare il fenomeno dei cosiddetti affitti turistici brevi e a bloccare nuove aperture nel centro storico, è e resterà pienamente operativa. E’ falso che lo stop agli affitti brevi sia congelato. E’ quanto precisa l’amministrazione comunale in merito a notizie di stampa.
Questa norma è infatti frutto di una delibera di variante al Regolamento Urbanistico vigente che resterà in vigore per i prossimi mesi. L’emendamento a cui si fa riferimento è un atto dovuto ed ha proprio l’obiettivo di assicurare la corretta conclusione della variante al RU nel rispetto di leggi e regolamenti e proteggerne il percorso amministrativo.
Il Piano Operativo, che sarà lunedì in aula, non contiene questa parte sugli affitti brevi perché l’iter della variante al Regolamento Urbanistico vigente non è ancora concluso, è oggetto di numerose osservazioni e ricorsi in risposta ai quali, per mantenere l’operatività e la legittimità del divieto in atto, si è preferito attendere la pronuncia del TAR dato che è stata fissata per il 9/5. L’allineamento sarà tempestivamente reinserito nel POC una volta che questo avrà l’ok della Regione.
La delibera ‘affitti brevi’ è comunque pienamente operante, restano vigenti le misure di salvaguardia e quindi continua a valere il divieto di iscrizione per gli affitti brevi in area Unesco.
Da giovedì, una volta approvato il POC, i limiti agli affitti brevi continueranno ad essere in vigore nel centro della città. L’amministrazione si augura che il Tar confermi una scelta importante e coraggiosa fatta dalla città dopo anni di inutile attesa di una legge nazionale che tutelasse i nostri centri storici e alleggerisse la pressione abitativa.
L’amministrazione auspica anche che grazie ad alcune modifiche alla normativa regionale sull’urbanistica e al turismo si possa arrivare a una regolazione più coerente anche nelle altre zone della città che vivono situazioni di pressioni turistiche e abitative.
“Sulla battaglia contro la deregulation degli affitti turistici brevi non arretriamo di un millimetro, ma anzi rilanciamo e siamo pronti a valutare possibilità di estensione del potere di regolamentazione anche tenendo conto dell’evoluzione della nuova legge regionale - dichiara il sindaco Dario Nardella -. Ci aspettiamo sempre dal Governo il varo di una disciplina nazionale che supporti regioni e comuni in questa attività. L’Italia è l’unico paese d’Europa a non avere una disciplina organica sugli affitti turistici brevi.
Siamo praticamente fermi all’anno zero mentre nelle nostre città esplodono gli affitti e i così delle case, mancano alloggi universitari e fondi per il patrimonio abitativo pubblico. A Firenze abbiamo deciso di non stare a guardare e aspettare una legge che finché ci sarà questo governo non arriverà mai, per questo andiamo avanti con la delibera urbanistica e ci prepariamo a far valere le nostre ragioni nell’udienza al Tar”.