In Aeroporto di Firenze, la società del punto ristoro (Risto Firenze) licenzia un lavoratore (delegato della Filcams Cgil, da 18 anni operante lì) e il tribunale di Firenze dichiara illegittimo quel licenziamento, ritenuto sproporzionato. Il tribunale dispone quindi un risarcimento pecuniario (la sentenza è uscita circa venti giorni fa) per il lavoratore, ma non il suo reintegro. Perché? Perché nell'ultimo cambio di appalto, dopo 20 giorni di sciopero in sostegno dei lavoratori, fu assunto, come gli altri suoi colleghi, attraverso un contratto di apprendistato, nonostante i suoi 18 anni di servizio.
E pur avendo la società oltre 20 dipendenti, siccome oltre 10 sono apprendisti e gli altri sono quasi tutti con contratto a termine, per la legge non si applica l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Quindi, oltre alla ingiustizia, anche la beffa, sia per lui che per il sindacato. “Credevamo che in Aeroporto di Firenze queste cose non accadessero e che prima di licenziare un dipendente che vi lavorava da quasi 20 anni si facesse maggiore attenzione”, dice la Filcams Cgil Firenze. Che conclude: “Sarebbe giusto ed opportuno che la dirigenza di Aeroporto di Firenze facesse un gesto per richiamare questa azienda, Risto Firenze, per far reintegrare quel lavoratore.
E anche per dimostrare che si può fare sviluppo anche tenendo in considerazione un diritto garantito dalla Costituzione, quello di organizzarsi sul proprio posto di lavoro senza il rischio di essere licenziati. Non c'è infatti sviluppo senza tutela dei diritti. Pensavamo che la storia di Metello, il romanzo di Vasco Pratolini, fosse qualcosa del passato ma con questa vicenda quella storia è stata riportata alla ribalta".
Sempre nei giorni scorsi il tribunale ha confermato l'annullamento delle sanzioni di 500 e 600 € comminate agli autisti Ataf in occasione dello sciopero del 6 dicembre 2013. Sono stati rigettati gli appelli proposti dalla Prefettura su oltre 150 sentenze di giudici di pace ed il tribunale di Firenze ha ribadito come la Prefettura abbia violato ogni norma che impone precisi obblighi di comunicazione dell ordinanza di precettazione. Gli appelli sono stati proposti da Cobas Ataf.