Firenze, 25-7-2023 - Accordo salva Maggio Musicale Fiorentino, da Roma arriva la fumata bianca. “L’incontro al Collegio Romano per il piano di rilancio del Teatro del Maggio ha avuto un esito positivo che permetterà al Teatro di costruire una nuova fase per questa salvaguardando i posti di lavoro”. Così, in una dichiarazione congiunta, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo l’incontro con il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, sulla situazione del teatro fiorentino.
“Diamo atto al ministro Sangiuliano – proseguono - di avere svolto con alto senso di responsabilità istituzionale un ruolo decisivo per arrivare ad un’intesa positiva di tutti i soci nel segno della leale cooperazione. Si è condivisa infatti la necessità di pensare ad una nuova governance per il futuro e di rilanciare un modello produttivo e artistico capace di conquistare un pubblico nuovo e più ampio usando al massimo le potenzialità offerte dalla nuova struttura, anche nell’interesse dell’area metropolitana e della Toscana. Non si tratta del solito intervento di salvataggio perché tutti abbiamo condiviso un cambio strutturale della vita artistica ed economica dell’ente. Ora – concludono - finalmente voltiamo pagina in questo lungo e difficile percorso che darà una prospettiva di lungo periodo a questa istituzione di livello internazionale”.
Slc Cgil e Fistel Cisl sono soddisfatte: “Per quel che viene comunicato, e in attesa di ulteriori dettagli, si prefigura l’unica soluzione ragionevole e plausibile, e cioè che a pagare per gli errori di chi ha governato la fondazione non siano il teatro e i lavoratori. Siamo soddisfatti, avevamo per primi denunciato la malagestione e ci siamo mobilitati per tutelare il lavoro: è positivo che il teatro non interrompa l’attività e che i dipendenti siano remunerati.
Ora serve un nuovo inizio. Da ora in poi si deve ripartire in una logica completamente diversa, in un modo nuovo: serve per il Maggio un progetto chiaro e serio, dove la qualità artistica dovuta alla storia del teatro non consenta di perdere di vista la sostenibilità e la gestione corretta dei soldi pubblici, in un quadro di piena trasparenza. Vietato sbagliare ancora. Il Maggio deve tornare a svolgere la sua funzione di accesso e promozione alla cultura seguendo questi principi”.
Per salvare il Maggio saranno stanziati 7,6 milioni di euro, di cui 2,2 dallo Stato e il resto tra Regione ed enti pubblici e privati fiorentini.
“Non posso che esprimere soddisfazione – spiega il presidente della Commissione controllo e consigliere di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai – per la soluzione che è stata trovata per salvaguardare la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino dalla crisi economica che rischiava di paralizzarne l’attività.Grazie al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che è sempre stato vicino alla città, e lo ha dimostrato anche in altre occasioni, si è arrivati ad piano di rilancio per la salvaguardia dei lavoratori e del Teatro del valore di circa 7,6 milioni di euro.
In occasione dell’approvazione del bilancio, a inizio mese, il commissario Onofrio Cutaia evidenziò la necessità di trovare entro luglio i soldi necessari per evitare il default. Ed è stato bravo Cutaia a intervenire per abbassare il più possibile lo stanziamento necessario per mettere in condizione il Teatro di poter proseguire l’attività.Mi auguro – aggiunge Jacoco Cellai – che questa sia l’ultima volta che ci troviamo a parlare di salvataggio per il Maggio Musicale Fiorentino ed invito tutti a riflettere su quella che è stata la gestione degli ultimi anni dove sono stati sperperati milioni di euro tanto da arrivare al commissariamento del teatro.
Il meccanismo di controllo – conclude Cellai – non ha funzionato ed è anche per questo, proprio per far luce sulla gestione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che abbiamo formalizzato una richiesta di Commissione d’inchiesta che andrà al voto in Consiglio comunale. L’importante sarà individuare quelle competenze manageriali e di marketing che consentano al Maggio di camminare con le proprie gambe con la qualità’ che lo contraddistingue ma con un altrettanto imprescindibile legame alla sostenibilità economica della sua preziosa attività”.