Domenica 20 dicembre in via San Gallo a Firenze, nel tratto tra via Guelfa e via delle Ruote, dalle 15:30 alle 19 saranno presenti: Musica, letture, improvvisazioni teatrali e due mercati di strada. Tra gli stand saranno presenti anche le autrici di "Diecemmezzo" il libro che racconta le peripezie riguardanti la tramvia, l'importante opera cittadina ancora in dirittura d'arrivo. Un testo-fotografico come amano definirlo Serena Guerzoni e Laura Talia; un progetto nato per caso dalla curiosità di due comuni cittadine che si sono poste delle domande ed hanno cercato tra gli addetti ai lavori, le Istituzioni ed i Comitati delle risposte. Un processo cronologico e logico che si dipana per le strade di Firenze ed i suoi ponti, dieci appunto, più il nuovo attraversamento tramviario sullo snodo Isolotto - Cascine. Le autrici si dicono soddisfatte dell'iniziativa editoriale che si è ben integrata, nata in tempi non sospetti, con le discussioni nate e oramai note attorno ai cantieri, ai progetti, agli errori di valutazione, alle sviste, ai ritardi ed a tutti quegli elementi tecnici di imprevedibilità che hanno caratterizzato la storia recente di un progresso atteso quanto suscettibile di variazioni, il cui futuro resta ancora avvolto in una carta patinata di speranze e buoni auspici. Nove da Firenze ha chiesto alle autrici quali siano invece gli auspici di chi ha raccolto le informazioni inserite nel libro: "Si tratta di un lavoro che ci ha preso molto tempo - esordisce Laura Talia - ma che abbiamo svolto con passione e dedizione con la precisa volontà di offrire ai lettori nuovi punti di vista, prospettive sulle quali orientarsi.
Ci siamo addentrate su un terreno impervio - continua - incontrando non pochi ostacoli anche a causa della scarsa informazione presente inizialmente attorno alla vicenda, chi ha già comprato ilibro ha chiesto noi informazioni sui lavori e credo che questo, per quanto ci riempia di orgoglio indicandoci di aver compiuto un lavoro meticoloso e valido, dia al tempo stesso una chiara idea della necessità di approfondire taluni aspetti e soprattutto di coinvolgere maggiormente la gente in ciò che la riguarda direttamente.
La ritengo un'esperienza formativa - conclude - e vorrei che in ogni casa ci fosse uno di questi libri a testimonianza di una cittadinanza che si interroga e cerca risposte; altre volte parlano meglio le immagini e lì è stata brava la mia collega a cogliere le giuste inquadrature". "In certi casi le immagini - le fa eco Serena Guerzoni - aiutano a prendere coscienza dei fatti senza la necessità di alterarne i contorni con didascalie che possano distorcerne il senso o, peggio, delinearne l'interpretazione che dovrebbe essere sempre libera ed individuale, la fotografia è il mio lavoro oltre che la mia passione e la ritengo una fonte primaria di informazione e divulgazone della vita reale" L'appuntamento con "Diecemmezzo" è in via San Gallo per Il Canto di Natale.