Sull'aggressione nei confronti di Berlusconi apre le danze il leader Idv Di Pietro: «Condanno e deploro senza sconti l'aggressione, ma Berlusconi è un istigatore". E anche oggi ribadisce che non intende fare visita a Silvio Berlusconi in ospedale: "Non sono un ipocrita e non credo che il premier abbia bisogno della mia visita». E la presidente del Pd, Rosy Bindi, afferma: il premier non faccia la vittima. E Scoppia la bufera politica. Il Pdl insorge e il direttore del Telegiornale di Retequattro, Emilio Fede, dichiara «Di Pietro mai più sul Tg4»ý.
E Bonaiuti fa eco: ''Una sinistra europea che vuol essere riformista non puo' tirarsi dietro un Di Pietro con quel linguaggio estremistico". Invece per il portavoce del Pdl Capezzone "le dichiarazioni di Rosy Bindi lasciano esterrefatti, perché sono ancora peggiori di quelle di Di Pietro". Mentre il capo dei deputati leghisti, Roberto Cota, li denuncia entrambi «seminatori d'odio». Per la verità i primi a prendersela con l'ex pm erano già stati i militanti del Pdl in Piazza Duomo, nell'immediatezza dell'attentato: “Tutta colpa di Di Pietro”, che due giorni fa ammoniva sulla piazza violenta. “A nome di Italia dei Valori di Firenze dico che assolutamente non condividiamo – ha commentato il coordinatore provinciale fiorentino di IdV e consigliere provinciale, Alessandro Cresci - il fattaccio di questa sera.
Le azioni violente, tanto meno in politica, vanno condannate senza scusante alcuna. Il gesto criminale di questo squilibrato non ha niente a che fare con essa. In democrazia contestare è sempre possibile, ma bisogna farlo sempre in modo civile. Pertanto auguriamo al Presidente del Consiglio una pronta guarigione”.