"Ora che la Fortezza da Basso è di Comune, Provincia e Regione potremo finalmente procedere a quel piano di investimenti, annunciato da tempo, che trasformi la struttura in un polo espositivo d'avanguardia: non solo per le dimensioni ma anche per la qualità, con la prospettiva di una futura integrazione con il polo espositivo pratese che nascerà". La Fortezza da Basso di Firenze da oggi non è più dello Stato e il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, commenta così la firma che stamani a Palazzo Vecchio i tecnici dei tre enti locali e dell'Agenzia del Demanio hanno messo in calce al contratto che ha sancito formalmente il passaggio di proprietà, punto di approdo di un lungo percorso iniziato nel 2000, con un accordo tra Stato e enti locali per la promozione dell'economia turistica regionale attraverso la valorizzazione della strutture fieristiche e congressuali, e passato attraverso il protocollo che nel 2007 ha stabilito come arrivare alla cessione definitiva dei beni demaniali.
"E' l'ultimo tassello che ci permetterà adesso di trasformare in atti concreti quella scommessa, che abbiamo condiviso, su un centro congressuale ed espositivo importante per la città e l'intera provincia" commenta il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. L'accordo, che è una permuta a somma zero, non riguarda comunque solo la Fortezza, il cui valore è stato stimato in 147 milioni e che d'ora in poi sarà per il 50,43% del Comune di Firenze, per il 42,42% della Provincia di Firenze e per il 7,15% della Regione.
Sette immobili cambiano proprietario La Regione ha ceduto allo Stato Villa “Il Poggiolo” (10,5 milioni), attuale sede degli archivi della comunità europea. Il Comune ha passato al Demanio il complesso della Cascine della facoltà di agraria (74 milioni), che si sposterà in futuro all'interno del polo universitario di Sesto. La Provincia ha ceduto il complesso di Castel Pulci (28,6 milioni), la caserma Tassi di via dei Pilastri (38,6 milioni) e l'ex ostello di villa Camerata (15 milioni).
Alla Provincia Sant'Orsola Lo Stato, oltre alla Fortezza da Basso, ha ceduto alla Provincia di Firenze l'ex Convento di Sant'Orsola (20 milioni): ovvero 15 mila metri quadri coperti ed altri 1.700 di cortili, nella zona di San Lorenzo, destinati ad accogliere scuole, forse qualche spazio commerciale “ma sopratutto – ha sottolineato il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci – spazi culturali e servizi per il quartiere e la città".
"Nel percorso che ha portato all'acquisizione della Fortezza c'è stato un buon raccordo istituzionale – aggiunge il presidente della Provincia -, che non sempre è un risultato così scontato. C'è stata condivisione di obiettivi e dobbiamo far sì che questo raccordo continui anche in futuro, quando si tratterà di decidere come valorizzare la struttura". Firenze come modello Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Vecchio il direttore dell'Agenzia del Demanio, Maurizio Prato, ha accennato alla possibilità in futuro, magari tra non troppi mesi, di firmare un protocollo ancora più ampio, con tutti gli enti locali toscani, che metta ordine tra gli immobili dello Stato in uso alle amministrazioni locali.