“Non ironizzi il Dr. Marcello Dell’Utri su un altro probabile incendio all’accademia dei Georgofili, non ironizzi sui libri preziosi conservati all’ Accademia dei Georgofili, uguali a quelli da lui posseduti che acquisterebbero valore. E’ una cosa che ci fa indignare e accapponare la pelle. E’ già scoppiato un incendio nel palazzo di fronte all’Accademia dei Georgofili il 27 maggio 1993, ed è morto in modo incredibile un ragazzo di 20 anni. Lo piangiamo ancora oggi Dario Capolicchio, e non avremmo pace fino a quando non troveremo chi ha aiutato la mafia a farlo morire in un modo cosi atroce: bruciato vivo.
E di Dario una copia non c’e”. E’ questa la risposta di Giovanna Maggiani Chelli dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili alle parole rilasciate ieri da Marcello Dell’Utri. Il senatore della Repubblica per il Popolo della Libertà, condannato già in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, aveva così commentato l’invio degli otto atti riguardanti le dichiarazioni del pentito Spatuzza dalla Procura di Firenze a quella di Palermo: “Mi hanno accusato di tutte le stragi, anche delle bombe all’Accademia dei Georgofili a Firenze, proprietaria di un libro di agronomia di cui esistono due sole copie al mondo: una a Firenze e una nella mia biblioteca di Milano; uno “spunto” per i magistrati: se i Georgofili bruciano, il mio libro varrà di più”. Alessandro X.