Lo spettacolo ripercorre i fatti salienti dell'impero Berlusconi, dalla P2 in avanti. Come era in “Clacson trombette e pernacchie” e ne “Il Fanfani rapito”, è tutta satira documentata quella che Dario Fo e Franca Rame , interpreti unici, mettono in scena.Intorno alla coppia, sul palcoscenico, si muoveranno un paio di mimi recitanti, molti effetti speciali, proiezioni, maschere e pupazzi. . Sulla scena un personaggio che dice, si contraddice, scherza, racconta frottole, giura sulle teste dei propri figli, vende, compera, svende, finisce sotto processo ma sguscia ogni volta come un'anguilla Fo, raccontando questa sua ultima produzione teatrale spiega che si tratta di "un riconoscimento appassionato alla stupenda e ineguagliabile fantasia e versatilità" del Premier.
"Silvio è svelto, imprevedibile, inarrestabile, nessuno riesce a punirlo: è impunito. Solo da noi, nel Paese del diritto civile e del diritto canonico, dei delitti e delle pene, il paese dei diritti, poteva nascere e svilupparsi un simile fenomeno e noi siamo qui a cantarvelo con la maggior giocondità ed ironia possibile". Poi, citando un passaggio di Voltaire, Fo conclude, "guai a quel Paese dove non si sa ridere di se stessi e dei propri governanti, soprattutto di questi ultimi. Guai a quel Paese dove i comici ed i satirici si nascondono per timore d'essere censurati e perseguitati, pardon, perseguiti.
Noi lo diciamo con tutta sincerità, abbiamo paura ma ci facciamo coraggio sperando nell'appoggio e nella solidarietà di un grande pubblico” Una solidarietà che , aggiungiamo noi, non è mancata quando si è tentato di imporre la censura alla trasmissione dello spettacolo su un canale satellitare, a seguito della proposizione di un'azione legale da parte del senatore Marcello Dell'Utri ritenutosi diffamato dal programma . Migliaia di persone in tutto il mondo si sono indignate per questa censura e hanno contribuito a farla ritirare , dando un segnale importante del peso che l'opinione pubblica può avere su questi fatti fondamentali per la democrazia quali la libertà d'informazione e di satira .
( A.L.)