Il Comitato Cittadini per gli Alberi ha presentato oggi presso gli uffici del protocollo dell’Assessorato all’Ambiente 3 domande di accesso ai documenti (e ricevimento copia) che riguardano i provvedimenti riguardanti gli abbattimenti delle alberature pubbliche e private su tutto il territorio comunale in base alla legge 241/90 sulla trasparenza degli atti amministrativi e al decreto legislativo 24 febbraio 1997, n. 39. Le domande sono divise per argomenti: nella prima si chiede notizia di tutti gli atti, delibere o ordinanze sugli abbattimenti delle alberature lungo le linee tranviarie 2 e 3 nonché di quelle lungo tutto il tragitto AV (in particolare per il Parco degli Ex Macelli), nella seconda si chiede conto della sorte degli alberi nel Parco Monumentale delle Cascine a causa dei lavori per la linea 1.
Per tutte le alberature si chiede infine notizie della presunta ‘determina’ per l’avviso pubblico a 30 gg. a seguito della mozione Razzanelli del 27 luglio 2009, di cui si hanno solo voci discordanti. La terza domanda riguarda invece l’area di Castello, per la quale il Comitato chiede di ottenere copia delle Relazioni d’Incidenza che devono obbligatoriamente accompagnare qualsiasi progetto e/o piano previsto (Cittadella Viola) o già in attuazione (Scuola Marescialli Carabinieri) su un’area naturalistica SIC ZPS (Sito di importanza Strategica Comunitaria e Zona di Protezione Speciale) ma anche in zone limitrofe.
L’area in questione fa parte del sito Stagni della Piana Fiorentina (Codice IT 5140011 di Rete Natura 2000) e tutelata da normative europee, nazionali e regionali. Presso l’Archivio Cartografico della Regione Toscana per le Aree Protette il Comitato ha depositato anche la richiesta della ‘perimetrazione’ della suddetta area. Tutte le domande verranno protocollate anche presso la URP del Quartiere 5, in Palazzo Vecchio Ufficio del Sindaco, presso l’Ufficio di Urbanistica e al Difensore Civico.
Il Comitato si è detto costretto a ‘dialogare’ con la pubblica Amministrazione mediante domande formali data l’inutilità di ripetute richieste negli anni di una maggiore trasparenza riguardo alle decisioni in tema ambientale a cui tutti i cittadini avrebbero diritto ma che non sono mai state ascoltate. Trascorsi inutilmente i 30 gg. di tempo entro il quale l’Amministrazione è chiamata a rispondere, il Comitato, che si avvale già di un consulente, si è dichiarato pronto ad adire le vie legali.