A più di un anno dalla sua presentazione, la prossima settima arriverà in Commissione agricoltura la proposta di legge sul “chilometro 0” di cui la parlamentare Pd Susanna Cenni è cofirmataria insieme ad Ermete Realacci. La Pdl, “Norme per la valorizzazione dei prodotti alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità”, inizia così ufficialmente il suo cammino con la discussione in sede referente, che si aprirà martedì 3 novembre. “L’esame della proposta di legge in Commissione – afferma Susanna Cenni – conferma la grande attualità delle tematiche che ruotano attorno ad agricoltura, cibo e mutamenti climatici.
Sostenere il consumo di prodotti a “chilometro zero” provenienti da filiera corta, significa andare incontro all’evoluzione delle preferenze dei consumatori, sia in termini di qualità, che di prezzi più contenuti; valorizzare le piccole e medie imprese agricole che operano e vivono sul nostro territorio e, infine, salvaguardare l’ambiente riducendo considerevolmente le emissioni di gas nocivi”. “Un pasto medio - ricorda Susanna Cenni - percorre oltre 1.900 chilometri su camion, navi o aerei prima di arrivare nelle nostre case.
Incoraggiare l’acquisto di prodotti di filiera corta, originari del territorio, ci consentirà di ridurre progressivamente il numero degli intermediari negli scambi economici dalla campagna alla tavola, diminuendo, conseguentemente il prezzo finale. Un’operazione positiva non solo per i consumatori, che sapranno cosa vanno a magiare, ma anche per i piccoli produttori, che si vedranno corrisposta una retribuzione più equa rispetto a quanto avviene oggi. Nella nostra provincia sono già attivi alcuni Mercatali, da Sovicille a Pianella, da Trequanda alla Valdelsa, dove si sta sperimentando un’esperienza a livello di area.
Il passaggio successivo, come propone la legge, sarà quello di estendere, attraverso incentivi, l’impiego dei prodotti nelle mense pubbliche e aziendali, ma anche di creare un vero e proprio marchio a “Chilometro zero”, riconoscimento formale della qualità e della provenienza dei prodotti da utilizzare sia sugli alimenti che nei menù della ristorazione”.