Avvicinandosi l'inverno nel nostro condominio non tarderà la necessità di ri-attivare l'impianto di riscaldamento. Ancora molti immobili condominiali, in Italia, usufruiscono di un impianto centralizzato. Cos'è un impianto centralizzato, come deve essere utilizzato, come si suddividono le spese che lo interessano e come e se è possibile dismetterlo e, o distaccarsi? L'impianto di riscaldamento centralizzato, presente nel palazzo fin dalla costruzione, è un bene comune, appartiene cioè a tutti i condomini.
Trattandosi di un bene comune, le spese per la sua manutenzione ed il suo funzionamento devono essere ripartite tra tutti i condomini, in questo caso anche tra quelli che pur potendone usufruire non lo utilizzano (ad esempio perché il loro appartamento non è abitato). La dismissione consiste nella messa a riposo dell'impianto centralizzato e della sua sostituzione con tanti impianti autonomi. Si può effettuare il distacco dall'impianto centralizzato da un nsingolo condomino, il quale, però, sarà tenuto a pagare la manutenzione e anche una quota di consumo, perché il condomino distaccato usufruisce del calore proveniente dai tubi dell'impianto centralizzato. Il periodo di accensione e spegnimento degli impianti è diverso a seconda della zona geografica in cui si risiede.
E' regolata anche la temperatura che si deve raggiungere negli ambienti riscaldati dall'impianto centralizzato: non si deve scendere al di sotto dei 18°C e andare al di sopra dei 20°C, con una tolleranza per il limite massimo di 2°C. di Primo Mastrantoni, segretario Aduc.