Un visitatore molto speciale domenica pomeriggio per la mostra "L’Oratorio di Santa Caterina all’Antella e i suoi pittori". Insieme al sindaco Luciano Bartolini e al vicesindaco Alessandro Calvelli è il critico Vittorio Sgarbi a varcare la soglia del piccolo scrigno d’arte costruito oltre sette secoli fa dalla famiglia degli Alberti e dedicato alla principessa Caterina d’Alessandria. La richiesta della visita era partita personalmente dal critico che aveva espresso il desiderio di conoscere da vicino il progetto "La città degli Uffizi" e in particolare l’allestimento realizzato all’interno dell’Oratorio.
E grande è stato l’apprezzamento per la perfetta sintonia trovata tra gli affreschi conservati nell’Oratorio e le dodici opere in mostra dei Maestri che proprio lì hanno lavorato: Spinello Aretino, Agnolo Gaddi, il Maestro di Barberino, Pietro Nelli. L’obiettivo che sin dall’inizio Antonio Natali, ideatore del progetto, e Angelo Tartuferi, curatore della mostra, si sono posti, e cioè realizzare un ideale dialogo artistico tra autori e opere che il tempo e varie vicissitudini hanno allontanato dal luogo che li aveva visti protagonisti di uno splendido progetto artistico, è stato ampiamente raggiunto, a detta dello stesso Sgarbi.
Perfetta la collocazione del grande trittico di Agnolo Gaddi, un'opera d’assoluto valore storico restituita al pubblico dopo un accurato restauro (realizzato grazie al finanziamento dell'antiquario Fabrizio Moretti) e che, come ha sottolineato con forza il critico ferrarese, ritrova in questo contesto tutto il suo potere di suggestione e fascino. Una constatazione che spinge lo stesso Sgarbi ad augurare, in tempi concordati e nelle condizioni ideali, il ritorno definitivo dell’opera nella sua sede originaria, l’Oratorio di Santa Caterina. Oltre al capolavoro di Agnolo Gaddi l’attenzione di Vittorio Sgarbi è stata attratta dagli affreschi di Spinello Aretino e dalla lunetta ad affresco con la Madonna col Bambino e due angeli che, insieme alla relativa sinopia, torna definitivamente nella sua sede originaria.
La visita di Sgarbi è proseguita poi in alcuni luoghi simboli del comune di Bagno a Ripoli, tra cui Villa La Tana, il Ninfeo di Giambalogna, conosciuto anche come Fonte della Fata Morgana, il monumento che Silvano Porcinai ha dedicato alla lavandaia, e si è conclusa con l’incontro con Silvano ‘Nano’ Campeggi, il grande maestro dell’illustrazione italiana. La mostra, che ha superato nelle prime settimane di apetura le 2.500 visite, prosegue sino al 31 dicembre 2009 con un ricco calendario di eventi collaterali che hanno registrato sinora il tutto esaurito.