La pietra trasparente di Volterra, con il suo sottile e struggente fascino, è la protagonista della mostra “ALABASTRI A VOLTERRA. SCULTURA DI LUCE 1780 - 1930”, che vedrà esposte per la prima volta insieme oltre centotrenta opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.
Allestita a Volterra, dal 24 aprile al 3 novembre 2008 nelle sale di Palazzo dei Priori, il più antico palazzo comunale della Toscana (1208-1257), la manifestazione presenta estrosi oggetti d’uso, come lampade e casse per radio, e preziose sculture per la maggior parte inedite: raffinate testimonianze di quasi due secoli di storia dell’arte.
Tra le curiosità della mostra, che si aprirà al pubblico il 25 aprile alle ore 10.30, (l’inaugurazione, su invito, si terrà il 24 aprile alle ore 17.30), spiccano le ricostruzioni di una tipica bottega di alabastraio e quella di un anello della Torre di Pisa, realizzato in alabastro in scala 1:25.
“Con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare l’alabastro, questa rassegna - spiega Alessandro Togoli, presidente del Comitato direttivo della mostra- si pone sulla scia del successo, sempre più evidente e strepitoso, ottenuto dalle precedenti manifestazioni espositive, come “Etruschi di Volterra”, allestita lo scorso anno, che ha registrato oltre 38 mila visitatori paganti”.
“Un obiettivo ambizioso - afferma Togoli - che si pone lo scopo di un rilancio dell’alabastro, pietra caratteristica della città di Volterra, anche come attività produttiva”.
La mostra propone pezzi unici di grande pregio, che raccontano la grande storia dell’artigianato dell’alabastro a Volterra: una storia caratterizzata dall’amorosa cura con cui artigiani e artisti hanno trattato questo prezioso materiale.
“L’alabastro è una pietra che si lascia penetrare dallo sguardo, come se avesse dentro una luce nascosta.
- spiegano gli organizzatori - Una pietra che già nel V e IV secolo a.C. eccitò la sensibilità artistica degli Etruschi, che le affidarono la storia della loro esistenza, dei loro miti, dei loro congedi funebri”.
Con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Pisa, la mostra (disposta su due piani) propone un allestimento di grande impatto visivo, che scandisce un percorso cronologico mostrando, con immagini e suoni, anche la ricostruzione di quella che un tempo fu la strada degli alabastrai volterrani: via Porta all’Arco.
La rassegna pone inoltre l’accento sui grandi “viaggiatori”: imprenditori volterrani che tra la fine del Settecento e il Novecento percorsero le vie del commercio internazionale, portando in Europa, Asia e nelle due Americhe il gusto e la sensibilità artistica di Volterra.
Tra le loro imprese più importanti, da ricordare l’ingente ordinazione commissionata dall’imperatore del Messico Massimiliano d’Asburgo alla ditta Tangassi, per arredare con oggetti in alabastro la nuova residenza imperiale.
“ALABASTRI A VOLTERRA.
SCULTURA DI LUCE 1780 - 1930” seguirà orario continuato: tutti i giorni, dalle ore 10.30 alle 18.30.
In occasione delle Notti Bianche, il 12 luglio e il 9 agosto, apertura fino alle ore 2 del mattino.
Ingresso: biglietto intero: € 5; ridotti: € 3; scuole: € 2; famiglia (2 adulti e 2 bambini sopra i quattro anni): € 12, soci Coop: € 3.
Con il biglietto della mostra sarà possibile anche visitare l’Ecomuseo dell’Alabastro adiacente alla Pinacoteca Civica di Volterra (via Sarti, 1).
Il Comitato Scientifico della rassegna è composto da Roberto Ciardi, Ilario Luperini e Luciano Nesi.
La mostra è promossa da Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e Consorzio Turistico Volterra Valdicecina Valdera, con il contributo di Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A.
e Solvay Italia. Sponsor tecnico: Assicurazioni Generali S.p.A..