Felicità, moltissima; stupore, un po’ meno: il “6” al Superenalotto, atteso da sette mesi e centrato a Bagnone, non ha meravigliato più di tanto gli abitanti dell’ameno borgo della Lunigiana, in Toscana. Tra le 2.000 anime del paese, in provincia di Massa-Carrara, aleggia anche quella della Fortuna che ha preso dimora sotto i portici medioevali, unici del genere nel territorio. Per la precisione, la Dea bendata si nasconde sotto le stilizzazioni scultoree di un “giglio fiorentino”, probabilmente della fine del ‘400, immortalato nella pietra arenaria (elemento caratterizzante di Bagnone) di una delle colonne del porticato. Il mistero della “buona sorte” che accompagna Bagnone sta in questa opera muraria che elargisce i suoi effetti benefici se viene strofinata con il palmo della mano.
Ma perché il questuante possa veder realizzato il suo desiderio deve compiere il gesto per tre volte consecutive. Il magico portafortuna è stato senz’altro “consultato” dall’ignoto bagnonese che si è portato a casa l’ingente somma di 146.900.00 € con una mini-giocata da 2 €. I suoi concittadini sono certi dell’intervento del “giglio fiorentino” nella vincita da record, come in molti altri eventi “fortunati”, accaduti nel borgo, tra cui un’altra corposa vincita al Totocalcio. Il sindaco di Bagnone, l’architetto Gianfranco Lazzeroni, non ha dubbi: «Il nostro paese ultimamente è baciato dalla Fortuna! I progetti della comunità stanno andando tutti a buon fine; le iniziative, anche giovanili, riscuotono successo, come la Musica nei Borghi e il “matrimonio” di Madama la “cipolla di Treschietto” con Messer Vino Rosato.
Vogliamo ricordare anche il buon esito del difficilissimo trapianto di cuore eseguito recentemente su una bambina bagnonese di 10 anni». Il paese, che si raggiunge tramite la A 15 della Cisa (uscita Pontremoli, a nord, oppure Aulla, a Sud), è in festa e le supposizioni sull’identità del vincitore si intrecciano. L’annuncio ufficiale della giocata milionaria a Bagnone è stato accompagnato da un fenomeno insolito, interpretato come un segno di buon auspicio: il cielo, nella serata di sabato 22 agosto, è stato percorso da bagliori e saette, senza tuoni e nemmeno una goccia di pioggia. L’assalto dei media ha reso giustizia a questa piccola ma affascinante realtà turistica d’Italia, che è balzata agli onori delle cronache, dal Perù al Belgio, dall’Australia all’Olanda.
Il primo cittadino si augura che i riflettori della ribalta mondiale non si spengano presto su Bagnone perché la località merita attenzione non solo per essere la sede del “6” milionario ma soprattutto per la bellezza del paesaggio, racchiuso tra crinali appenninici e corsi fluviali, le vestigia storiche e culturali, tra cui le antiche statue-stele, i castelli dei signori Malaspina e il Parco naturale della Valle del Bagnone, i gustosi prodotti enogastronomici, come i testaroli e la dolce Cipolla di Treschietto (dotata anche di poteri antifantasma), e, perché no, il “giglio fiorentino”, eccezionale porta-fortuna.