L'Ateneo di Firenze virtuoso, buona notizia per la Toscana

Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, commenta la decisione sull'ateneo fiorentino. L'auspicio è che anche per l'Università di Siena si possa giungere presto ad una analoga conclusione.

Redazione Nove da Firenze
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31 luglio 2009 18:44
L'Ateneo di Firenze virtuoso, buona notizia per la Toscana

"La possibilità per l'ateneo fiorentino di beneficiare dei fondi ripartiti dal ministero secondo criteri di qualità è una buona notizia. Prima di tutto per l'Università di Firenze, che vede premiata l'opera di razionalizzazione e risanamento finanziario da tempo avviata, ma anche per l'intera Toscana, che ha nell'Università di Firenze uno dei punti di eccellenza e una leva essenziale per il suo sviluppo". Così il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, commenta la notizia che l'Università di Firenze è inserita fra le università, che sono state valutate positivamente per la didattica e per la ricerca e che potrebbero accedere alla ripartizione della quota del 7% del Fondo di Finanziamento Ordinario. "L'esclusione dall'elenco delle università virtuose - prosegue il presidente - sarebbe stata una ingiusta penalizzazione che avrebbe rischiato di avere ricadute negative, anche psicologiche, sul lavoro quotidiano di docenti, ricercatori, studenti i cui meriti rischiavano di essere così mortificati". Auspicando che anche per l'Università di Siena si possa giungere presto ad una analoga conclusione, Martini ricorda come i problemi dell'università e il suo rapporto con il territorio siano al centro dell'impegno della Regione, a partire dalla nuova legge sull'università e la ricerca. "Dobbiamo trovare il modo per far dialogare di più e meglio università e territorio - conclude - favorire le ricadute sull'intera comunità dei risultati dell'attività accademica.

Credo che da questa visione di sistema, non solo la Toscana ma anche l'università nel suo insieme possa trarre benefici e innescare meccanismi virtuosi capaci di dare risposte alla crisi finanziaria attuale". di Barbara Cremoncini

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