Ha preso il via quest'oggi, domenica 21 giugno, a Bordeaux (Francia) la manifestazione Vinexpo 2009. 2.500 espositori provenienti da 45 paesi differenti, come accade ogni due anni, si sono ritrovati per mettere in mostra le loro ultime produzioni.
E l'Italia con i suoi 90 espositori e 12 regioni coinvolte non vuole essere seconda a nessuno in questo particolare settore, tanto che il 23 giugno lo stesso ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Luca Zaia, sarà a Vinexpo.
I dati italiani
Nel 2008, pur nell’ambito di un contesto economico difficile, le esportazioni italiane di vino hanno superato i 3,6 miliardi di euro.
Nonostante le esportazioni in volume si siano ridotte del 7,4% - con i suoi 17,2 milioni di ettolitri pari al 19% degli scambi internazionali l’Italia resta comunque il leader mondiale in termini di quantità esportata - il loro valore è aumentato dell’1,7% (il prezzo medio al litro venduto ha subito un incremento dell’8,9% passando a 2,03 euro). E’ interessante inoltre segnalare la considerevole crescita dell’esportazione dei vini effervescenti (+14,1% in valore +10,9% in volume). Confermati, quali principali mercati di sbocco, l’Unione europea (54%) e l’America del Nord (27,8%).
La crescita delle esportazioni tuttavia è trascinata da nuovi mercati che si stanno avvicinando al consumo di vino: Medio Oriente (+76% rispetto al 2007), Africa Mediterranea (+ 34%), Altri Paesi Africani (+17%) ed Europa orientale (+ 13%). (Fonte dati Istituto Nazionale per il Commercio Estero)
Il Vino Nobile di Montepulciano
Otto etichette per un pubblico selezionato di operatori e giornalisti internazionali. Quale vetrina migliore per presentare la filosofia produttiva del Vino Nobile di Montepulciano, se non quella del Vinexpo di Bordeaux dove il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è presente allo stand 146 della Hall 1 e dove domani, lunedì 22 giugno, dalle ore 12:30 alle 14 presso la hall 2 della sala 231 darà vita a una orizzontale unica con otto vini, annate 2006 e 2005, presentati dal luminare dell’Università di Bordeaux, Denis Duburdieu, accompagnato da Thierry Desseauve (della agenzia Bettane&Desseauve).
“Sarà un momento di grande importanza – commenta Federico Carletti, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano – in cui il nostro prodotto sarà al centro dell’attenzione di esperti e buyers all’interno di uno dei templi del vino, il Vinexpo, riferimento internazionale per il settore dal quale ci aspettiamo di poter ribadire il concetto di produttività a Montepulciano”.
La degustazione, su prenotazione sarà accompagnata da alcuni dei prodotti dell’eccellenza agroalimentare della provincia di Siena che seguiranno il Consorzio del Vino Nobile in tutti i giorni di Fiera.
Nello stand del Consorzio saranno rappresentate 20 aziende di Montepulciano per proporre le ultime annate in commercio (il Nobile 2006 e le Riserve 2005).
Dopo la ProWein, il Vinitaly e Londra insomma una nuova occasione internazionale per misurare quelle che sono le evoluzioni di un mercato che in tutto il mondo del vino sta rappresentando delle frenate, soprattutto proprio verso l’estero, fetta che per il Vino Nobile nel 2008 ha toccato il 71% della produzione. L’export si rivolge ai paesi europei (circa il 70% della quota), dove Germania, con il 30%, e Svizzera (27%) restano i principali mercati, ma crescono le quote destinate a Gran Bretagna (4% nel 2008) e paesi nordici.
Si riconferma in forte crescita anche il mercato Usa che nel 2008 ha assorbito il 14% delle esportazioni. Continua la conquista anche per i mercati emergenti dove il Nobile esporta circa il 15% del prodotto, in particolare in Asia (10 per cento).
“In un mercato internazionale così aperto – spiega il presidente del Consorzio, Federico Carletti – sentiamo sempre di più come produttori l’esigenza di avvicinare i buyers cercando di capire anche cosa il consumatore si aspetti dai nostri vini”.
E proprio su questo tema una recente indagine condotta dal Consorzio del Nobile ha dimostrato che negli ultimi 15 anni i produttori avrebbero contribuito abbastanza o molto (92% delle risposte) ad accrescere la qualità del Nobile riuscendo però a mantenere equilibrato il rapporto tra qualità e prezzo.
L’opinione degli intervistati nei confronti del Nobile è cambiata in meglio negli ultimi anni grazie ai vari eventi di avvicinamento al prodotto offerti dal Consorzio: il 52% degli intervistati ha dichiarato che cambierà in meglio anche le sue abitudini rispetto al Vino Nobile.