Calcio, Fiorentina: per Saponaro (Radio Rosa in viola) Prandelli ''uomo da stimare''.
Prosegue il viaggio di Nove da Firenze fra i giornalisti del Franchi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2009 12:36
Calcio, Fiorentina: per Saponaro (Radio Rosa in viola) Prandelli ''uomo da stimare''.<BR>Prosegue il viaggio di Nove da Firenze fra i giornalisti del Franchi

Prosegue il viaggio di Nove da Firenze fra le poltroncine della tribuna stampa dello stadio “Artemio Franchi” di Firenze.
E così, dopo aver parlato di Fiorentina lo scorso fine settimana con Stefano Del Corona, direttore di Fiorentinanews, è la volta di Giuseppe Saponaro, firma sportiva del quotidiano nazionale on line La voce d'Italia e 'padrone di casa' a “Radio Rosa in viola”, trasmissione del sabato pomeriggio che conduce insieme al suo fidato compagno di viaggio Antonio Lenoci.

Diamo un voto, da uno a dieci, alla Fiorentina per l'annata disputata.


“Sicuramente un voto alto. Dare dieci significherebbe non invitare la squadra a rendere ancora di più. Allora un buon otto. Tutto meritato per quello che i ragazzi hanno fatto vedere in campo e fuori dal rettangolo verde esibendo uno stile comunicativo impeccabile e privo di ogni polemica. E' mancata la classica 'zampata finale' che ci avrebbe permesso di superare il Milan e rendere indimenticabile una stagione, comunque, da incorniciare”.
A mister Prandelli quanto diamo?
“Mister Prandelli è il grande maestro d'orchestra per una musica sempre brillante ed incisiva.

Spesso ha fatto di necessità virtù traendo linfa dalla panchina quando l'undici titolare ha avuto bisogno di nuove forze. Certo, ha commesso qualche errore ma credo che, proprio lui, sia il valore aggiunto di una Fiorentina che si prepara, ancora una volta, ad assaltare il fortino delle grandi. Voto: nove per un uomo da stimare anche come persona oltre che come tecnico”.
Cosa è mancato ai Viola negli ultimi novanta minuti contro il Milan per mettere a segno il sorpasso ed accedere direttamente alla Champions League?
“Difficile dire cosa sia mancato.

Abbiamo incontrato una grande squadra che ha navigato un po' al buio fino a quando Kakà non ha acceso la luce. Un gol ed un assist e pratica in archivio. Direi che erano davvero pochi i margini di manovra per la 'banda Prandelli'. Forse, con un po' di esperienza in più avremmo combattuto ad armi pari. In tale ambito, mi sarebbe piaciuto vedere cosa sarebbe successo con Mutu in campo. Purtroppo, il calcio non ammette se e ma. Giusto così. Il Milan ha meritato il bottino pieno”.
La rivelazione della stagione?
“Io parlerei di grandi conferme come quelle di Gilardino o di Frey.

La vera rivelazione per me, che sono un 'fiorentino di adozione', è stata la grande vicinanza del pubblico del Franchi. I tifosi viola sono davvero il dodicesimo uomo in campo. Poi, il saluto di commiato a Maldini è stato l'esempio lampante di un pubblico maturo che è andato oltre la sana rivalità sportiva per salutare un grande campione: questa è un'ampia dimostrazione di valori dello sport ampiamente condivisi”.
Il flop?
“Non direi che c'è stato un flop. Il grande finale di stagione di Vargas lo ha rilanciato a pieno.

Con Melo abbiamo scoperto uno dei migliori centrocampisti al mondo. Jovetic ha grandi margini di crescita. Direi che altre squadre, molto più della Fiorentina, hanno da commentare i propri errori in fase di mercato e di gestione delle risorse umane”.
Su quali reparti dovrà concentrarsi la campagna acquisti di Corvino per disegnare una Fiorentina ancor più competitiva?
“Corvino è un maestro nel trovare i punti deboli e cercare soluzioni per rimediare. Quindi, non credo che abbia necessità di suggerimenti.

Da osservatore esterno, ritengo che sia necessaria una valida alternativa a Gilardino insieme ad un difensore centrale. E' chiaro che se partisse qualcuno dei big (vedi Pasqual o Melo) andrebbe adeguatamente sostituito. Concludo con un concetto preciso: non sempre una squadra si rinforza rinnovando”.
Infine, vicenda stadio. Un nuovo impianto, con annessa cittadella, potrà davvero far compiere il salto di qualità alla squadra?
“E' una domanda non facile sulla quale non voglio dare giudizi di merito.

Direi, semplicemente, che tutto quello che può si può fare per dare qualità alla squadra è sicuramente da considerare in modo positivo. La Fiorentina è un bene per Firenze ed il calcio è una bellissima parentesi nella vita di tutti i giorni. Vivere la partita, in un clima di festa, è una sensazione davvero intensa. Firenze ha dato ampie dimostrazioni in questo senso. Ora non resta che aspettare. Ci sarà il mercato, la fase di preparazione e poi sarà nuovamente 'febbre viola'. 'Radio Rosa in viola' ci sarà per vivere, con i suoi ascoltatori, un 'altra stagione di grande calcio in riva all'Arno....senza dimenticare l'Europa!”

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