Notte lunga quella appena trascorsa, soprattutto per giornali e giornalisti impegnati a dirette non-stop e, quando di mezzo c'è la 'vecchia' carta stampata, a continue ribattute per approdare in edicola con i dati il più possibile aggiornati.
E allora partiamo anche noi di Nove da Firenze gettando uno sguardo ai titoli d'apertura dei principali fogli nazionali.
“Il voto delle Europee delude il Pdl” si legge sulla prima pagina del Corriere della Sera. E nel sottotitolo il quotidiano di via Solferino spiega come, dalle prime proiezioni, si intravveda una frenata del partito di Berlusconi, una crescita di Lega ed Italia dei Valori, mentre il Partito democratico cade.
Lettura simile per la Repubblica con “Berlusconi non sfonda, cala il Pd”.
Poi aggiunge: “Boom della Lega e Di Pietro. Astensione record, tutta l'Europa va a destra”.
“La sinistra crolla in Europa” è il titolo de La Stampa di Torino. Mentre per l'Unità “Il Pd tiene. Berlusconi si ferma”.
Cosa accadrà questo pomeriggio a Firenze
Ma è interessante sfogliare anche le pagine di politica locale per comprendere come il dato nazionale potrà riflettersi sulle competizioni locali.
“A Firenze la partita più importante si giocherà oggi, con i risultati delle comunali, ma è il voto delle europee che anche qui ha dato le tendenze politiche di fondo”, spiega nell'editoriale il direttore del Corriere Fiorentino, Paolo Ermini.
“La cautela è d'obbligo - prosegue Ermini -, vista la parzialità dei dati quando le ore erano già piccole, ma qualche riflessione si può azzardare”. La prima è che “Il Pdl in molte zone della Toscana migliora sensibilmente” mentre il Carroccio “comincia a volare”. Quindi “sull'altro fronte c'è da registrare il calo del Pd che però si consola con l'avanzata dell'Italia dei Valori di Di Pietro”. Eppoi “l'altro elemento che sembra emergere dallo spoglio delle prime schede è la conferma della debolezza di tutta la sinistra che si muove alla sinistra del Pd”.
Infine la chiusura della riflessione con la proiezione sulla sfida per il dopo Domenici: “Oggi la riprova con le amministrative.
Non sono escluse clamorose sorprese”.
E proprio di Leonardo Domenici, in un articolo de La Nazione, le giornaliste Paola Fichera e Ilaria Ulivelli raccontano come “in via Venezia, casa del Pd cittadino e metropolitano, il nervosismo è palpabile, e lo stesso vale per il comitato elettorale di Leonardo Domenici, candidato alle Europee. La conta delle preferenze per il sindaco uscente, alle due e mezzo del mattino, non lasciava troppo spazio all'ottimismo. Il dato fiorentino, infatti, era fermo a 1.400 preferenze (il Pd ha fatto un proiezione su 6.500 a fine scrutinio).
Tenuta sostanziale, invece, per il Popolo della Libertà che, se nel 2008 era al 29,4 per cento, per queste Europee, a metà spoglio, si attestava intorno al 30,4 per cento. Anche in questo caso con gli alleati in crescita. La Lega, infatti, è passata dall'1,3 dello scorso anno al 2,66 di quest'anno”.
“Matteo (Renzi, ndr) sostiene 'la cosa più probabile è che non riusciremo a superare il 50 per cento, e tra quindici giorni dovremo fare il ballottaggio con Galli'”, si legge in un articolo dal titolo “Il Pd prevede il ballottaggio” a firma Jacopo Iacoboni e pubblicato su la Stampa.
“I sondaggi di questi giorni (informazione questa davvero interessante, perché nelle due settimane antecedenti una consultazione è vietato per legge diffondere i dati di eventuali rilevazioni, ndr) davano la sua coalizione tra il 45 e il 47, mai sopra il 50.
Dunque, ballottaggio probabile”.
Chiusura dello scritto con due dichiarazioni. La prima by Renzi: “Prendiamo da subito l'impegno a non fare accordi politici con nessuno”. Insomma, conferma di quanto detto fino ad oggi. La seconda by Cioni: “Torno a disposizione della città”.