Il 4 e 5 giugno gli 'Archivi della moda del '900' in Palazzo Spini Feroni, a cura dell'Anai e in collaborazione con la Provincia "Archivi della Moda del '900": i primi risultati del progetto a Firenze e in Toscana, saranno presentati il 4 e il 5 giugno prossimi in Palazzo Spini Feroni, in via dei Tornabuoni 2, a cura dell'Anai e in collaborazione con la Provincia di Firenze. L'Assessorato alla Moda della Provincia di Firenze ha creato nell'ambito di questo progetto gli 'Archivi del contemporaneo', che daranno vita ad una serie di attività legate al fashion system internazionale, di particolare interesse per il sistema produttivo e come medium del territorio.
Gli Archivi del Contemporaneo, spiegano all'assessorato alla Moda, andranno a costituire una raccolta di oggetti indossabili e non, raccolta che sarà accessibile a Firenze e al mondo, la cui finalità è quella di creare nuovi processi formativi, divulgativi e ispirare nuovi tipologie di eventi. Questi Archivi andranno a costituire "un contenitore strategico per il settore moda e productdesign, in quanto chiave di interpretazione della creatività storica ed emergente, in grado di dare senso tangibile e concreto alla cultura del progetto.
Il Made in Italy ha bisogno di elaborare nuove strategie che non solo conservino questi valori, ma che li rendano potenzuialità produttive percettibili e misurabili all'interno dei nuovi scenari internazionali". La consapevolezza della necessità di strategie espansive, in grado di aggredire nuovi mercati, è una qualità necessaria alle comunità produttive affinchè possano adattarsi alla dimensione globale. Il progetto, quindi, posiziona Firenze come luogo di conservazione e di divulgazione del contemporaneo nel mondo.
Una delle capitali della storia della moda internazionale e luogo della memoria della creatività, luogo della ricerca sulle tendenze e sulla criticità del contemporaneo. La tradizione moda diviene "base per lo scenario attuale, bacino di idee e di spunti creativi, bussola strategica nell'interpretazione delle istanze del sistema moda del XXII secolo".