Dovranno pedalare per oltre 170 chilometri ma, per l'ora del thé come scriverebbero gli inglesi, Di Luca, Basso, Simoni, Armstrong, Menchov ed il resto della carovana in rosa dovrebbero giungere al Parco delle Cascine, a Firenze.
Già, perché domani, venerdì 22 maggio, il Giro del Centenario attraverserà la Toscana, terra di ciclisti per antonomasia, da Lido di Camaiore fino, appunto, a Firenze.
E proprio il Parco voluto dai Medici e le competizioni su due ruote sono legati assieme da una storia davvero singolare.
"Sabato 3 giugno, viene trasmesso il Giro di Toscana, seconda prova del campionato italiano a squadre professionistiche.
La vittoria va a Giuseppe Perletto, della Magniflex-Torpado, che grazie ad uno scatto nell'ultima curva taglia il traguardo al Parco delle Cascine di Firenze con un vantaggio di 4'' su Pierino Gavazzi e Giuseppe Martinelli. La telecronaca registrata della corsa va in onda alle 16:30 sulla Rete 1 e gli spettatori che assistono al programma notano qualcosa di strano nelle immagini dell'arrivo di Perletto: non ci sono infatti le staffette che di solito accompagnano la corsa, la ripresa dedicata all'arrivo del vincitore è troppo breve e i tempi degli inseguitori non sono rispettati.
E' infatti successo che Perletto, anche in virtù di una informazione sbagliata diffusa sul palco dell'arrivo, ha colto di sorpresa, anticipandoli di qualche minuto, i tecnici che stavano riversando i servizi sulla prima parte della corsa. A quel punto il telecronista Adriano De Zan convince Perletto a risalire in bicicletta e a ripetere l'arrivo per fargli tagliare nuovamente il traguardo in solitudine davanti allo sbalordito pubblico presente, che non si rende conto del perché di tale inconsueta ripetazione".
La storia è tratta da "La TV per sport" di Pino Frisoli (Edizioni Tracce).
Inoltre proprio domani alle 18:30, dopo l'arrivo della tappa, l'assessore allo Sport del Comune di Firenze si recherà al cimitero di Ponte a Ema a deporre un mazzo di fiori sulla tomba di "Ginettaccio".