Fanno scalpore le dichiarazioni di ieri del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, sulla possibilità di un terzo mandato. «Non escludo di non farlo» ha dichiarato al Corriere Fiorentino. “Sono stupito dalle dichiarazioni del Presidente Martini che in un colpo solo ha cancellato primarie, limiti di mandato e statuto del PD. Sta scritto là infatti che il Partito Democratico toscano “assume le primarie come elemento costitutivo della propria rappresentanza” e che “con le primarie il Pd seleziona i propri candidati alle cariche istituzionali ivi compreso il Presidente della Regione”.
E proprio su quella carta scritta in mesi di lavoro dalla commissione appositamente creata e approvata all’unanimità dall’assemblea costituente del 28 giugno 2008 il PD afferma di “promuovere il ricambio dei gruppi dirigenti” e fissa in due mandati il limite per le ricandidature. Affidare agli elettori la possibilità di scegliere è uno degli elementi fondanti del Pd che è nato proprio con delle elezioni primarie il 14 ottobre 2007. Metterle in discussione significa mettere in discussione tutto il progetto del PD.
Il presidente ne è consapevole?”. Così Pier Paolo Tognocchi, consigliere regionale del Pd, commenta le dichiarazioni di ieri del presidente toscano Claudio Martini in merito all’ipotesi di un terzo mandato e alle eventuali primarie per la candidatura a presidente della Regione.
