"Ho scoperto che siamo tantissimi a prostituirci, siamo sempre di più. Iniziano ad esserci molti annunci, sia nei vari giornali che su internet, di ragazzi – italiani e non – che offrono prestazioni sessuali per cifre che vanno dai 50 ai 130 euro. Senza prendere come esempio i romeni, sporchi, malati, violenti, che si accontentano di chiedere 20 o al massimo 30 euro per “giocare” oralmente con uomini di solito disperati o molto anziani, ci sono moltissimi studenti universitari che si prostituiscono perché non ce la fanno a pagare la retta della scuola, la stanza dove vivono" è uno stralcio dal Capitolo 7 del libro Carne e anima.
La vera storia del marchettaro Luca Scandaletti (Sassoscritto editore di Firenze pp. 136, € 12), presentato questa mattina a Firenze alla stampa nazionale.
Le memorie del marchettaro Luca Scandaletti –nome naturalmente di fantasia, visto che l’autore vuol rimanere nell’anonimato– sono ora un libro che senz’altro farà discutere. Il curatore, il giornalista cattolico Franco Mariani, riferisce di aver ricevuto il memoriale da un giovane che esercita la professione più antica del mondo, che l’ha pregato di pubblicarlo per documentare la condizione sua e di molti altri escort che ne condividono la condizione.
Un crudo “documento umano” costituito dalle memorie di un escort, che vende il suo corpo a uomini (in prevalenza), donne, coppie, col desiderio di denunciare una realtà largamente diffusa, ma di cui non si parla (o si parla solo in occasione dell’affiorare di scandali ormai incontrollabili), esigenza di verità, desiderio di far emergere una realtà umana di solito scarsamente nota al grande pubblico.