Firenze– Il martirio di Jan Palach in immagini inedite. L’agonia del giovane che decise di sacrificare la propria vita come supremo atto di rifiuto della dittatura imposta dai carri armati sovietici, appiccandosi il fuoco in piazza San Venceslao, e i funerali, con una partecipazione straordinaria di un popolo silenzioso e dolente, che riempì le vie di Praga, sfidando l’oppressione del regime. Il Consiglio regionale della Toscana presenterà queste immagini che è possibile vedere oggi, per la prima volta in Italia, lunedì 19 gennaio alle 11, in sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi, in occasione del quarantesimo anniversario della morte di Jan Palach.
«Jan 69», filmato di 7 minuti e 49 secondi, fu girato, sfidando la censura, da Stanislav Milota con i produttori Yaromìr Kallista e Vlastimil Harnach. Nascosto per anni dal vecchio direttore degli studi nazionali del cinema cecoslovacco, Myrtil Frìda, che lo salvò dalla distruzione, fu ritrovato per caso negli archivi degli studi solo nel 2002: nemmeno l’autore del documentario, che l’aveva cercato a lungo, era riuscito a rintracciarlo. Queste immagini, drammatiche e di alto valore storico, saranno proiettate per la prima volta in Italia domani, venerdì 16 gennaio a Roma, alle 21, al palazzo delle Esposizioni, durante la rassegna dedicata alla produzione cinematografica cecoslovacca di quegli anni.
Immagini che il Consiglio regionale della Toscana presenta lunedì, in collaborazione con il consolato della Repubblica ceca.
“Jan Palach, cronaca di un martirio”, questo il titolo dell’iniziativa, che vedrà la partecipazione del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini. Alla proiezione, seguirà un dibattito, al quale prenderanno parte anche Giovanna Dani Del Bianco, console onorario della Repubblica Ceca per la Toscana; Massimo Tria, docente di letteratura Ceca alle Università di Pisa e Firenze; Piero Benetazzo, corrispondente dell’Ansa da Praga alla fine degli anni Sessanta.