Nell’edizione dello scorso anno, si vissero momenti toccanti durante l'incontro fra i ragazzi dell'Istituto Tecnico Commerciale “Enrico Fermi” di Empoli ed i figli di Bruno Beatrice, ex centrocampista di Fiorentina, Cesena e Siena, e in quello fra gli alunni delle medie inferiori “Leonardo da Vinci” di Lastra a Signa e l'ex ciclista professionista Maurizio Marchetti. Nel 2008 “rete di Comunicazione Democratica” torna nelle scuole per parlare con i ragazzi e metterli in guardia dai rischi legati all'uso di doping.
Lunedì 3 e martedì 4 novembre si svolgeranno ancora incontri-dibattiti presso l'ITC “Enrico Fermi” ed il Liceo Classico “Virgilio” di Empoli.
I due appuntamenti vedranno all'opera, in veste di relatori, Giuseppe Cindolo (ex fondista e mezzofondista, bronzo nei 10.000 metri ai Campionati Europei di Roma del 1974, olimpionico a Montréal 1976, oggi presidente della Federazione Italiana Educatori Fisici e Sportivi e vicepresidente vicario delle “Associazioni Benemerite” riconosciute dal Coni), Renzo Bardelli (docente universitario, saggista, ex sindaco di Pistoia ma, soprattutto, promotore del “Memorial Giampaolo Bardelli”, manifestazione che da oltre venti anni è impegnata nel contrasto del doping) ed alcune atlete toscane della Nazionale italiana d'atletica leggera.
Due parole con Nicola Novelli, presidente di “rete di Comunicazione Democratica”
Come ci si sente ad essere con la propria associazione un 'appuntamento fisso' nella lotta al doping?
“E' un'esperienza importante, anche dal punto di vista personale, maturata negli anni.
Il doping, nonostante tutto, rimane ancora oggi un fenomeno invisibile che miete vittime tra i giovani sportivi, ma che li colpisce spesso dopo molti anni in età adulta; che fa tradire ai giovani i principi sportivi pur di vincere, mentre costringe tanti altri giovani, che al doping non vogliono assoggettarsi a rinunciare alle loro ambizioni sportive. Perciò è importante fare comunicazione, indirizzandola soprattutto ai giovani, e alle loro famiglie, per non farli sentire soli”.
Oltre che con gli incontri nelle scuole, e il torneo di calcio giovanile, “rete di Comunicazione Democratica” è strumento per la crescita dei giovani anche online con le informazioni reperibili sul giornale “Nove da Firenze”.
“E' stata proprio la nostra redazione sportiva (tutti i redattori sono volontari aderenti all'associazione di promozione sociale) a voler dar vita a questa manifestazione.
Sappiamo bene che il doping è veicolato e commercializzato anche su internet. La nostra intenzione è anche quella di contrastare la reperibilità online di informazioni sul doping distorte, o tendenziose, ancora oggi piuttosto presenti, per sovrastarle con una comunicazione “buona”, completa e scientifica”.
Due parole con Giuseppe Cindolo presidente della Fiefs
Oggi il doping è sempre più un fenomeno di massa, quali rischi corrono i ragazzi e le ragazze?
“Certo, il propagarsi del doping è uno degli aspetti che dobbiamo sottolineare.
Questo fenomeno è anche al di fuori dello sport professionistico ed il rischio che nella sua rete cadano ragazzi e ragazze esiste. Non dobbiamo scordare che il doping è figlio della ricerca scientifica, il rischio maggiore però più che per pochi 'campioni' è che questa... sì, chiamiamola scorciatoia, sia intrapresa da atleti che campioni ancora non sono ma vogliono diventarlo, ragazzi e ragazze che così facendo mettono repentaglio la propria vita”.
Cosa può nascere da quest'attività nelle scuole?
“Da questo tipo d'attività può nascere la sana cultura sportiva e, soprattutto, può arrivare un aiuto a formare gli uomini e le donne di domani.
Ben vengano, quindi, anche in futuro iniziative come questa di Empoli”.