Consiglio Regionale: voto unanime sulla mozione salvaprecari

Redazione Nove da Firenze
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15 ottobre 2008 15:36
Consiglio Regionale: voto unanime sulla mozione salvaprecari

Firenze, 15 Ottobre 2008- Stamattina il Consiglio regionale della Toscana ha approvato con voto unanime una mozione che impegna la giunta a salvare i lavoratori precari delle agenzie dalla scure del decreto Brunetta. Questo in estrema sintesi il contenuto della mozione: se entro il 31 ottobre non sarà presentato il DPCM (decreto Presidente del Consiglio dei Ministri) o se quello varato non dovesse risolvere il problema dei precari e dei tempi determinati, entro il 1° novembre la Giunta regionale dovrà predisporre una proposta di legge da approvare con urgenza.
Appesi ad un filo, questo il titolo che avevano dato alla loro ultima assemblea le decine e decine di lavoratori precari delle agenzie.

Da anni sono al lavoro e all’interno degli enti svolgano lavori istituzionali non a progetto, dipendenti di fatto non collaboratori. Fanno tutto quello che fa chi precario non è, senza di loro le agenzie sarebbero poco più che scatole vuote. Il decreto Brunetta di fatto cancella il loro posto di lavoro e mette a rischio certo tutta una serie di servizi essenziali ai cittadini. “Siamo soddisfatti”, dichiara Andrea Brachi segretario generale della FP Cgil Toscana, “la mozione recepisce una delle richieste avanzate dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali”.

“La nostra prima richiesta”, aggiunge, “era quella di risolvere il problema con un atto amministrativo che a noi sembrava e continua a sembrare possibile e legittimo”. “La mia e nostra soddisfazione”, conclude, “è comunque piena”; l’unanimità del voto, infatti, dovrebbe garantire un iter spedito alla proposta di legge nel caso fosse necessaria”. «Sulla questione generale, la nostra sensibilità c’è e non mancherà di manifestarsi. Oltre alla questione umana, ce ne sono in gioco altre che riguardano specifiche competenze e progetti per i quali tra l’altro potrebbero andare dispersi finanziamenti dell’Unione europea».

«Siamo dunque qui per dare il nostro contributo, seguendo con attenzione il condivisibile percorso tracciato dal Vicepresidente Gelli. Noi crediamo che il decreto del Consiglio dei Ministri risolverà favorevolmente la questione, e non siamo dunque d’accordo con quanto paventa la mozione. Nell’ipotesi poi che il decreto non dia risposte a questi problemi, noi assicuriamo il nostro contributo costruttivo alla stesura dei provvedimenti necessari». «Con queste premesse An-Pdl esprime sulla mozione voto di astensione».
“Le graduatorie aperte sono state scorse in misura consistente.

Tutti i vincitori dei concorsi sono stati assunti. Per quanto riguarda gli idonei, invece, ad eccezione delle due che interessano profili generici – amministrativo e contabile-, sono state scorse dal 70 al 90%”. Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale, Federico Gelli, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Jacopo Ferri (Af), con la quale chiedeva delucidazioni circa la graduatoria di un concorso per profilo contabile. Gelli ha spiegato che la mozione del marzo 2006, citata nell’interrogazione e che impegnava la Giunta a prorogare per un triennio i termini di validità delle graduatorie, è stata rimessa in discussione “dalle modifiche apportate alla legge 311 del 2004 dalla Finanziaria per il 2007”.

Secondo queste modifiche, il termine di validità della legge del 2004 è stato prorogato al 31 dicembre 2008. “Tutto questo è stato recepito dalla Regione Toscana – ha detto Gelli – con la deliberazione della Giunta del 25 marzo di quest’anno”. Il vipresidente ha inoltre ricordato che, secondo i pareri espressi dal Dipartimento della Funzione pubblica, “non si possono modificare le disposizioni contenute nella normativa vigente”. Non si possono cioè prevedere ulteriori proroghe.

Gelli ha infine ricordato che delle 12 graduatorie aperte, per un totale di 170 persone, risultano oggi idonei ancora in graduatoria circa 45 persone.
Ferri si è dichiarato non soddisfatto della risposta, perché questo non dà garanzie circa l’assunzione delle persone che sono ancora in attesa di ottenere un lavoro. Per questo Ferri ha invitato la Giunta ad operare perché possa essere rivista la scadenza dei termini di proroga ad oggi fissata al 31 dicembre di quest’anno.

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