LETTERA APERTA AL MINISTRO PER I BENI E LE 
ATTIVITA' CULTURALI SANDRO BONDI
EUROPA: IL GRANDE MUSEO DIFFUSO
ovvero come realizzare una prestigiosa rete di Musei Provinciali con le 
opere inutilizzate o dimenticate nei depositi dei grandi Musei.
Illustre Signor Ministro Bondi,
non a tutti è noto che quasi tutti i 
grandi musei italiani (specialmente quelli più importanti come gli 
Uffizi di Firenze, giusto per citarne uno) abbiano nei loro depositi 
tali e tante di quelle opere d'arte inutilizzate o addirittura 
dimenticate da poter allestire numerosi altri musei.
E, allora, la 
proposta che proviene da questa associazione culturale "Università dei 
Popoli" di Badolato (Calabria) e di Agnone (Molise), che ha come 
magnifico rettore lo storico prof.
                          
                           Antonio Gesualdo, è la seguente: si 
potrebbero realizzare in Italia, in ogni capoluogo di provincia, 
appositi musei che espongano proprio le opere provenienti da tali 
depositi, possibilmente in modo omogeneo tra regioni. Ad esempio, dai 
depositi degli Uffizi potrebbero derivare i musei provinciali di 
Isernia e Campobasso, di modo che i visitatori abbiano la possibilità 
di seguire, in una stessa regione, il discorso espositivo di una 
medesima stagione o epoca artistica.
Si parla tanto di "albergo 
diffuso" per migliorare ed aumentare l'offerta turistica in Italia.
                          
                           Con 
una grande operazione di "museo diffuso" migliorerebbe ed aumenterebbe 
di molto l'afflusso turistico interno ed estero pure nelle province 
italiane, le quali potrebbero così mostrare altre bellezze ed altre 
caratteristiche dei propri territori.
Si parla, poi, tanto di 
"federalismo" amministrativo e fiscale: sarà bene altresì realizzare 
seriamente un "federalismo culturale" che sia lievito per innumerevoli 
altre iniziative sociali e di indotto economico che giovi alla 
territorialità anche periferica.
                          
                           L'arte può portare al centro 
dell'attenzione nazionale ed internazionale persino la più estrema 
periferia delle nostre province!
E' tempo che ogni capoluogo di 
regione abbia un vero e proprio museo nazionale onnicomprensivo, 
specialistico o settoriale e che ogni provincia possa avere un apposito 
museo inserito nel grande circuito nazionale ed europeo dei grandi 
musei-loconotiva. Infatti, il paradigma e l'esempio della presente 
proposta potrebbe valere pure per altri grandi musei europei come il 
Louvre, il quale potrebbe "decentrare" nella provincia francese le 
opere rimaste inutilizzate nei suoi depositi.
                          
                           Una tale imponente 
operazione socio-culturale-economica darebbe, inoltre, anche con 
l'aiuto di sponsors privati e/o istituzionali, onore ai tanti autori 
dimenticati (spesso per sempre) nei depositi e mai valorizzati.
I 
depositi artistici, dunque, non come "cimiteri dell'arte" ma come 
grande risorsa culturale ed economica per questa Italia che ha bisogno 
di rilancio anche e soprattutto nel settore che Ella, signor Ministro, 
dirige. L'augurio è che ci sia presto una "legge Bondi" per la 
capillare diffusione e la più saggia gestione della piccola o grande 
arte nazionale ed europea sul territorio.
L'Unità d'Italia e l'Unione 
Europea possono essere rafforzate specialmente dall'arte, che più di 
ogni altro valore spesso contribuisce alla migliore identità dei popoli 
e delle genti.
                          
                           Grazie per l'attenzione. Deferenti ossequi.
Antonio Gesulado (magnifico rettore dell'Universita' dei Popoli)