Europa: il grande museo diffuso: il rettore dell'Universita' dei Popoli scrive al ministro Bondi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2008 15:29
Europa: il grande museo diffuso: il rettore dell'Universita' dei Popoli scrive al ministro Bondi

LETTERA APERTA AL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI SANDRO BONDI
EUROPA: IL GRANDE MUSEO DIFFUSO
ovvero come realizzare una prestigiosa rete di Musei Provinciali con le opere inutilizzate o dimenticate nei depositi dei grandi Musei. Illustre Signor Ministro Bondi,
non a tutti è noto che quasi tutti i grandi musei italiani (specialmente quelli più importanti come gli Uffizi di Firenze, giusto per citarne uno) abbiano nei loro depositi tali e tante di quelle opere d'arte inutilizzate o addirittura dimenticate da poter allestire numerosi altri musei.
E, allora, la proposta che proviene da questa associazione culturale "Università dei Popoli" di Badolato (Calabria) e di Agnone (Molise), che ha come magnifico rettore lo storico prof.

Antonio Gesualdo, è la seguente: si potrebbero realizzare in Italia, in ogni capoluogo di provincia, appositi musei che espongano proprio le opere provenienti da tali depositi, possibilmente in modo omogeneo tra regioni. Ad esempio, dai depositi degli Uffizi potrebbero derivare i musei provinciali di Isernia e Campobasso, di modo che i visitatori abbiano la possibilità di seguire, in una stessa regione, il discorso espositivo di una medesima stagione o epoca artistica.

Si parla tanto di "albergo diffuso" per migliorare ed aumentare l'offerta turistica in Italia.

Con una grande operazione di "museo diffuso" migliorerebbe ed aumenterebbe di molto l'afflusso turistico interno ed estero pure nelle province italiane, le quali potrebbero così mostrare altre bellezze ed altre caratteristiche dei propri territori.

Si parla, poi, tanto di "federalismo" amministrativo e fiscale: sarà bene altresì realizzare seriamente un "federalismo culturale" che sia lievito per innumerevoli altre iniziative sociali e di indotto economico che giovi alla territorialità anche periferica.

L'arte può portare al centro dell'attenzione nazionale ed internazionale persino la più estrema periferia delle nostre province!

E' tempo che ogni capoluogo di regione abbia un vero e proprio museo nazionale onnicomprensivo, specialistico o settoriale e che ogni provincia possa avere un apposito museo inserito nel grande circuito nazionale ed europeo dei grandi musei-loconotiva. Infatti, il paradigma e l'esempio della presente proposta potrebbe valere pure per altri grandi musei europei come il Louvre, il quale potrebbe "decentrare" nella provincia francese le opere rimaste inutilizzate nei suoi depositi.

Una tale imponente operazione socio-culturale-economica darebbe, inoltre, anche con l'aiuto di sponsors privati e/o istituzionali, onore ai tanti autori dimenticati (spesso per sempre) nei depositi e mai valorizzati.

I depositi artistici, dunque, non come "cimiteri dell'arte" ma come grande risorsa culturale ed economica per questa Italia che ha bisogno di rilancio anche e soprattutto nel settore che Ella, signor Ministro, dirige. L'augurio è che ci sia presto una "legge Bondi" per la capillare diffusione e la più saggia gestione della piccola o grande arte nazionale ed europea sul territorio.
L'Unità d'Italia e l'Unione Europea possono essere rafforzate specialmente dall'arte, che più di ogni altro valore spesso contribuisce alla migliore identità dei popoli e delle genti.

Grazie per l'attenzione. Deferenti ossequi.
Antonio Gesulado (magnifico rettore dell'Universita' dei Popoli)

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