Ha preso il via questo pomeriggio, sabato 23 agosto, “Democratica” la prima festa nazionale del partito guidato da Walter Veltroni e nato dalla fusione di Ds e Margherita.
Rispetto al passato sono cambiate le insegne e i loro colori ma l’atmosfera che si vive è sempre la stessa. Bracieri fumanti e stracarichi di carne, ristoranti etnici, pizzerie, piadine, kebab, oltre all’immancabile (a Firenze) panna con i cialdoni, fanno da cornice ad una già copiosa presenza di pubblico.
C’è perfino chi, capelli bianchi in testa, continua a chiacchierare con la moglie e gli amici chiamandola “Festa dell’Unità”. Come dire: le abitudini sono difficili da perdere.
Con oltre 200 suoi rappresentanti (fra giornalisti ed operatori), la stampa sembra essersi data appuntamento per questo fine agosto in riva all’Arno (ci sono anche diverse testate straniere, fra cui la francese Le Monde).
Ad aprire la kermesse è toccato a Goffredo Bettini (che con Iginio Ariemma, Achille Passoni, Enrico Panini, Emanuele Berretti e Corinna Pugi ha poi ricordato la figura del sindacalista Bruno Trentin), la sera è invece stata la volta di Enrico Letta (nella foto) e Raffaele Bonanni impegnati a discutere di welfare.
Il tutto nell’attesa, come recitava un cartello scritto a mano ed affisso in alcuni angoli della Fortezza da Basso, delle “paste asciutte gratis a mezzanotte”.
