A 14 anni dalla scomparsa, Giovanni Spadolini è stato ricordato stamani presso il cimitero dalle Porte Sante dove è sepolto. Insieme ad Eugenio Giani in rappresentanza del Comune di firenze, erano presenti Enrico Bertini per la Provincia, Cosimo Ceccuti presidente della Fondazione Spadolini e numerose altre personalità fra le quali il professore Luigi Lotti, Francesco Guerrieri ordinario della facoltà di architettura, Donata Spadolini in rappresentanza della famiglia. L'assessore Giani ha ricordato da un lato la profonda fiorentinità di Spadolini, il suo attaccamento alla città, dall'altro il prestigio a livello nazionale e internazionale dell'ultimo fiorentino che ha rivestito la carica del presidente del consiglio.
"Giovanni Spadolini - ha detto l'assessore alle tradizioni popolari Eugenio Giani- scelse personalmente l'epigrafe con cui essere ricordato sulla tomba. Scrivendo semplicemente 'un italiano' voleva in una sola espressione raccogliere la pluralità di aspetti dell'impegno politico, storico, giornalistico, letterario che avevano caratterizzato la straordinaria vita. Il suo amore per la storia del Risorgimento, il suo impegno politico coerentemente espresso nelle file del partito repubblicano dove fu segretario nazionale, la caratura e il prestigio dei ruoli ministeriali ( non solo come presidente del Consiglio, ma anche come vero e proprio inventore del Ministero per i beni culturali), nonché Ministro della difesa in periodi delicatissimi, dimostrano il segno profondo che ha lasciato nella storia del nostro paese.
Sono 14 anni che Spadolini è scomparso, ma ogni giorno di più accresce la sua autorevolezza e il senso dell'importanza del suo ruolo nella storia del nostro paese. Era così legato a Firenze da avere della nostra città lasciato il cuore con la sua scelta di essere sepolto al cimitero delle Porte Sante, di avere lasciato i suoi beni culturali, fra cui la preziosissima biblioteca alla Fondazione che con tanto entusiasmo sta guidando Cosimo Ceccuti.