Un turista circa dieci giorni fa ha denunciato il peggioramento del ritratto effettuato da Michelangelo posto sulla facciata nella parte destra del portone d’ingresso di Palazzo Vecchio confrontando una foto che lo stesso turista aveva scattato precedentemente e che ne avrebbe evidenziato danni probabilmente presenti anche per l’assenza di protezione dell’opera.
"Chiedo attraverso una interrogazione urgente al sindaco –afferma il consigliere Jacopo Bianchi di F.I. Pdl- di sapere se e quali interventi intenda effettuare per proteggere il ritratto attribuito a Michelangelo; a chi è affidato il controllo dove è posto il ritratto; se sono stati verificati danneggiamento all’opera.
Visto che gli episodi di intrusione accertati dalla Polizia Municipale che si sono verificati nel complesso della statua Biancone, poco distante dall’opera, ammontano a 42 e si sono verificati dopo l’atto vandalico compiuto nell’agosto 2005, cosa intenda fare il sindaco per porre fine danneggiamenti al nostro patrimonio storico-artistico e mettere in sicurezza il complesso monumentale ? Sempre per quanto riguarda la statua dell’Ammannati – dichiara Bianchi – dopo la spesa di 32 mila euro per riparare un’apparecchiatura antintrusione dedicata al controllo della fontana oggi si spendono ulteriori 23 mila euro per un software effettuato dai ricercatori dell’università di Siena.
Chiedo se riparare l’apparecchiatura esistente non ritenga sia stato inutile in considerazione della nuova ulteriore spesa dei 23 mila euro. Inoltre chiedo se l’attuale apparecchiatura possa essere adatta per controllare anche la parte antistante Palazzo Vecchio dov’è incisa l’immagine Michelangiolesca. Sono diverse le leggende che trattano l’immagine attribuita a Michelangelo ma nella versione ufficiale popolare - dichiara Bianchi - come si legge dal libro “ lo struscio fiorentino di Franco Ciarleglio “ vede in Michelangelo l’autore di questo profilo.
L’uomo ritratto era probabilmente un condannato alla gogna e Michelangelo nel passare da Piazza della Signoria aveva riconosciuto come un suo debitore. Per conservare più a lungo possibile questa situazione di condanna volle fare un basso rilievo del profilo del condannato direttamente sul bugnato di Palazzo Vecchio per prolungare al massimo quello stato di infamia. Peccato che il ritratto sia alla portata di tutti senza protezione e chiunque anche inavvertitamente può danneggiarlo. In merito alla tutela del patrimonio storico artistico ho richiesto l'intervento dei parlamentari Alessio Bonciani, Gabriele Tocafondi, Paolo Amato e Massimo Parisi".