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Economia toscana: si rafforzano le preoccupazioni data la chiara inversione del ciclo nell’ultima parte del 2007

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2008 21:40

Firenze, 7 luglio 2008- Quali politiche si possono attuare per superare le difficoltà che si prospettano? Dove sono i problemi? È l’industria ad essere poco competitiva? È il terziario ad essere poco concorrenziale? Oppure, la P.A. non è adeguata? L’eccessivo debito pubblico può essere una spiegazione? Qualche risposta oggi dal 2° FORUM Regionale sull’Economia Toscana: un tavolo di lavoro su invito circoscritto ad esponenti del mondo economico, finanziario ed imprenditoriale toscano promosso da Banca CR Firenze, in collaborazione con IRPET, presieduto dal Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini.
Secondo i dati IRPET, infatti, il 2007 -con un PIL in crescita dell’1,4%, ed andamenti medesimi registrati anche per esportazioni e importazioni (+3,6%) e spesa delle famiglie (+1,4%)- si è chiuso con andamenti positivi, ma nell’ultimo trimestre dell’anno si sono registrate inversioni di tendenza.

Lo scenario internazionale ha subito un evidente mutamento, e le conseguenze saranno più gravi per le regioni, come la Toscana, aperte proprio agli scambi internazionali.
Una dinamica lenta, dunque, quella che si evidenzia per il prossimo futuro toscano, che porterà ad una crescita del PIL nel biennio 2008-2009 inferiore (appena lo 0,5% e l’1,1% rispettivamente nei due anni), anche se di poco, a quella media italiana, al rallentamento delle esportazioni e della spesa delle famiglie (1%).

Nel complesso, dunque, sembra oggi lecito chiedersi, con queste prospettive, se il processo di ristrutturazione del sistema, che nella scorsa edizione era stato evidenziato, non sia così stabile e produttivo.
Nel quadro di preoccupazione generale per la stagnazione economica in cui dal 2001 versa l’Italia, e di conseguenza la Toscana, in occasione del 2° FORUM Regionale sull’Economia Toscana numerosi gli interventi ottimistici dei relatori che hanno puntato l’attenzione soprattutto agli obiettivi e alle strategie per risalare l china della flessione economica nazionale e regionale.

Antonella Mansi, Giovanni Gentile, Alessio Gramolati, Riccardo Varaldo, Lucia Aleotti, Giuseppe Liberatore, Raffaello Napoleone, Giovanni Gentile, Gianpaolo Bonechi, Alberto Pecci, sono soltanto alcuni degli invitati al tavolo di lavoro promosso da Banca CR Firenze, in collaborazione con IRPET, presieduto dal Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. Questi e tanti altri gli interventi che si sono susseguiti. Uno scambio di esperienze, di idee e di possibili soluzioni ad una crisi nazionale che si ripercuote indubbiamente anche sulla nostra regione.

Il ritorno della crescita su livelli accettabili è affrontabile solo in virtù di una ripresa degli investimenti che siano in grado di accrescere la capacità di esportazione, di aprire le porte ai mercati internazionali dando sempre maggior importanza al terziario. Tutto ciò in stretta correlazione con le attività di ricerca e sviluppo che devono portare allo sviluppo di nuove tecnologie e di processi innovativi.

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