Firenze, 07 Luglio 2008- «Finalizzare una parte del "fondo per il servizio straordinario" all'attivazione del vigile di quartiere in cinque zone della città». E' quanto propone il capogruppo del Partito Socialista Alessandro falciani. «Il Comune - sottolinea l'esponente della maggioranza - spende annualmente, 1.317.000 euro l'anno, per pagare gli straordinari ai propri dipendenti, ma vi sono difficoltà per attivare la figura del vigile di quartiere, perché mancano personale e soldi. Per quanto riguarda il personale la responsabilità ricade sull'attuale governo, che ha previsto nella finanziaria il blocco del turn over e quindi delle nuove assunzioni.
Ma la gestione degli straordinari è competenza dell'amministrazione comunale e quindi è auspicabile che possano essere coerentemente ricalibrati per consentire che il vigile di quartiere possa partire da settembre in almeno cinque zone della città, una per quartiere: San Frediano, Campo di Marte, Gavinana, Isolotto, Rifredi». Secondo Falciani «risulta pertanto quantomeno discutibile che alla direzione servizi demografici siano stati attribuiti 255.000 euro di straordinari per il personale in servizio, il 20% dell'intero ammontare, e solo 155.000 euro per il corpo di polizia municipale.
Seguono gli 82.000 euro per i Quartieri, i 49.000 euro per i servizi sportivi e la statistica, i 35.000 euro per l'Organizzazione, i 36.000 euro per i sistemi informativi, i 24.000 euro per gli affari istituzionali, e via dicendo». «Per attivare il servizio della "polizia di prossimità" nei cinque quartieri - ha rilevato il capogruppo del PS - sono sufficienti una quindicina di vigili da individuare all'interno dell'attuale organico retribuendoli con i fondi destinati al servizio straordinario.
Bastano circa 90.000 euro l'anno per coprire il servizio aggiuntivo,che ha come scopo quello di favorire la percezione di sicurezza dei cittadini facendosi carico dei problemi del quartiere, attraverso la costruzione di una rete di relazioni con le persone e con il territorio, che consenta di individuare, prevenire e reprimere atti e situazioni come le "incivilites", le maleducazioni, le marginalità, il degrado, curando la velocità della risposta ma anche la prevenzione della minaccia». «Il vigile di quartiere, su esplicita richiesta dei socialisti e con la condivisione di tutta la maggioranza - ha concluso Falciani - è parte essenziale del "Patto di fine mandato", siglato il 2 febbraio scorso alla presenza del Sindaco "per dare una risposta alla sicurezza in città, che resta il problema più sentito dai cittadini." "Primum vivere, deinde philosofare": contiamo sulla competenza e sulla sensibilità dell'assessore Graziano Cioni affinché questo vecchio e saggio proverbio latino possa essere correttamente declinato».
(fn)