La prestigiosa rivista scientifica internazionale Science dedica una segnalazione, nel numero di questa settimana, ad una ricerca firmata da un gruppo dell’Università di Firenze. Si tratta del lavoro condotto prevalentemente da due ricercatori trentenni Francesco Bemporad, dottore di ricerca, e Fabrizio Chiti, docente di Biochimica dell’Università di Firenze, in collegamento con un gruppo dell’Università di Cambridge, guidato da Michele Vendruscolo: già pubblicato sulla rivista EMBO Journal è ora ripreso da un commento nella rubrica “Editor’s choice” di Science.
Al centro dello studio, la scoperta di un enzima in grado di “funzionare” anche se dotato di una struttura non regolare: con questo risultato sarà possibile ora investigare più nei dettagli il rapporto struttura-funzione degli enzimi e delle proteine in generale.
“Gli enzimi sono macromolecole complesse necessarie a determinati processi biologici nel nostro organismo – spiega Fabrizio Chiti - Tutto il metabolismo del nostro organismo, per esempio, è affidato agli enzimi.
Se noi consumiamo carboidrati, grassi o proteine per ricavare energia utile per l’attività fisica e per processi biologici basali come la contrazione del muscolo cardiaco o il funzionamento del cervello è grazie agli enzimi”.
Un enzima è generalmente una proteina dotata di una struttura tridimensionale complessa, detta struttura nativa: per funzionare da catalizzatore biologico, ha bisogno di acquisire e mantenere quella determinata struttura. “La nostra ricerca – aggiunge Chiti – ha messo in evidenza una struttura tridimensionale di un enzima parzialmente simile a quella nativa, in cui però la regione dell’enzima in grado di effettuare catalisi è strutturalmente disordinata: questo studio ha, perciò, implicazioni rilevanti per la comprensione del processo di catalisi enzimatica in condizioni fisiologiche”.